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Questo articolo è stato pubblicato il 23 gennaio 2012 alle ore 11:01.

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Contestata la delega all'Authority della gestione delle licenze e del settore
Tra i tanti punti del decreto sotto accusa il più contestato è quello che delega all'Authority la gestione del settore e delle licenze. Il documento, consegnato ai rappresentanti sindacali ieri sera dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalá, verrá esposto in mattinata a tutti i tassisti che si trovano in presidio al Circo Massimo. Sul posto ci sono cartelloni e un'auto bianca con le bandiere italiane simbolo della protesta nazionale.

Bittarelli: una delegazione di tassisti sarà ricevuta dai capigruppo del Pdl
Una delegazione di tassisti sarà ricevuta nel pomeriggio, al Senato, dai capigruppo del Pdl di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, ha detto Loreno Bittarelli, presidente di Uritaxi, ai tassisti riuniti al Circo Massimo. «Il governo deve rendersi conto che con questi provvedimenti per i tassisti è impossibile rientrare nei costi», ha sottolineato Bittarelli. Fra le problematiche segnalate c'è quello «della doppia licenza e quella della licenza part time. Quello che noi chiediamo è che il governo si renda conto dell'impossibilità con questi provvedimenti di rientrare nei costi. Non si può rientrare nelle spese quando si è costretti ad acquistare un'altra vettura e pagare un altro dipendente». Per Bittarelli, poi, l'Authority avrebbe un ruolo spropositato.

Di Giacobbe: l'assemblea deciderà per lo scioglimento dei turni
«Abbiamo deciso di non organizzare una manifestazione nazionale, ma di riunire la categoria nelle città d'appartenenza per chiamare gli amministratori locali alle loro responsabilità», ha spiegato il leader di Unicataxi Cgil, Nicola Di Giacobbe. Quanto al confronto con gli amministratori locali, Di Giacobbe ha ribadito la disponibilità della categoria a schierarsi con sindaci e presidenti di regione, ma solo «se anche loro ci daranno la loro alleanza». Domani alle 13.30, si svolgerà un incontro tra i sindacati dei tassisti e i capigruppo di Camera e Senato del Pd.

C'è chi è sceso in piazza in mutande
La protesta al Circo Massimo è colorita. Un' auto bianca parcheggiata al Circo Massimo con appesi Tricolori e la scritta «Noi Roma la vivemo, voi che ne sapete! Monti scialla!!!». C'è anche chi ha deciso di scendere in piazza in mutande e con un tassametro attaccato sul fondo schiena: «ci vogliono lasciare in mutande - ha detto il tassista - e il tassametro Monti ce lo vuole mettere proprio là... E mi sa che il conto ci farà male».


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