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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2012 alle ore 08:21.

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Potere ai prefetti di emanare ordinanze urgenti in caso di situazioni che compromettano la sicurezza nella circolazione e faro della commissione di garanzia che anche ieri, tramite il presidente Roberto Alesse, ricordava le sanzioni pesanti previste per chi viola la legge sugli scioperi. Punta su questi due assi la strategia del Governo per fronteggiare e allentare il blocco dei Tir in corso nella Penisola. Esclusa al momento la precettazione che, secondo il ministero dei Trasporti, rischierebbe di inasprire lo scontro.

Al Senato è intervenuto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, per un'informativa sui disordini della scorsa settimana in Sicilia. La titolare del Viminale ha precisato che «sono in corso indagini per accertare la presenza di elementi della criminalità organizzata tra i manifestanti degli autotrasportatori nell'Isola». Quanto ai disagi causati a livello nazionale, «i prefetti potranno far ricorso all'adozione di apposite e mirate ordinanze urgenti in caso di situazioni che compromettano la sicurezza nella circolazione». A Roma è già successo: il prefetto ha intimato lo stop ai mezzi pesanti fermi ai caselli autostradali, anche per prevenire eventuali manifestazioni a Roma dei dimostranti.

«La situazione – ha detto Cancellieri – è stata affrontata coniugando fermezza e dialogo. Ciò ha consentito di stemperare le situazioni di tensione e di gestire ordine e sicurezza pubblica». In una telefonata al vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, Cancellieri ha assicurato che «il Governo intraprenderá tutte le misure necessarie per porre fine ai blocchi».

Sul blocco dei padroncini è intervenuto da Bruxelles anche il premier. «Lo sforzo che dobbiamo fare come governanti - ha spiegato Mario Monti - è spiegare al meglio il contenuto e la ragione di ogni misura prodotta, un esercizio di sacrificio per la crescita che riguarda tutte le categorie». Monti ha poi ribadito la volontà di «riformare l'Italia, nella comprensione delle esigenze delle categorie, ma facendo rispettare le leggi, perchè se va tutelato il diritto di sciopero - ha concluso - è anche vero che si deve esigere il rispetto della legalità». Il premier incontrerà oggi il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, per affrontare il nodo della crisi dei padroncini nell'Isola, messa in ginocchio la scorsa settimana da un fermo di sei giorni.

Il ministro dello Sviluppo e dei Trasporti, Corrado Passera, si occupa delle misure richieste dagli uomini dei Tir. «Il ministero dello Sviluppo economico sta lavorando per cercare di risolvere i problemi sollevati dagli autotrasportatori e attuare i contenuti dell'accordo raggiunto l'11 gennaio con le associazioni», ha detto, ribadendo che «da parte del Governo c'è tutto lo sforzo per trovare una soluzione». Al tavolo dell'11 gennaio il ministero ha assunto impegni sui temi più caldi - aumenti del costo del gasolio e delle assicurazioni, rispetto dei costi minimi di sicurezza, semplificazione normativa - determinando di fatto lo smarcamento di tutte le altre sigle dell'autotrasporto dal fermo annunciato da TrasportoUnito. Molti di quegli impegni sono già provvedimenti, mentre il ministro ha confermato che il dialogo è possibile solo se cessa ogni violenza e tensione.

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