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Questo articolo è stato pubblicato il 03 febbraio 2012 alle ore 06:38.

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Disoccupati
Danimarca
7,8%
Il rimborso varia da uno a 12 mesi
I l datore di lavoro che vuole licenziare un suo dipendente in Danimarca deve giustificare il licenziamento con ragioni che riguardano il comportamento del lavoratore, come per esempio eccessive malattie e scarso rendimento, oppure con difficoltà economiche e finanziarie. In Danimarca le tutele si applicano solo ai lavoratori che rientrano nel campo di applicazione della Legge sui Lavoratori Stipendiati, in genere impiegati, o ai lavoratori ai quali si applicano i contratti collettivi. Se il motivo del licenziamento è soggettivo è necessario che una o più contestazioni disciplinari vengano fatte al dipendente, prima del licenziamento. I contratti collettivi spesso prevedono alcune formalità per la comunicazione del recesso. Nel caso il licenziamento riguardi un rappresentante sindacale l'impresa deve tenere conto che esistono specifiche procedure. Nel caso di violazione alle disposizioni di legge e/o di contratto collettivo, la tutela principale è di tipo economico. L'indennità risarcitoria varia per lo più tra uno e 12 mesi.
Disoccupati
Francia
9,9%
Sei mensilità se licenziati senza causa
In Francia le imprese devono sostenere il licenziamento con una causa effettiva, soggettiva, legata quindi a un inadempimento del lavoratore, o oggettiva, nel caso in cui sia dovuta a redundancy. Il lavoratore per avere diritto ad un risarcimento del danno deve avere almeno due anni di anzianità ed essere stato occupato presso un datore di lavoro con più di 11 dipendenti. Altrimenti dovrà egli stesso provare il danno che ha subito a causa del licenziamento. In caso di licenziamento illegittimo la sanzione è il risarcimento economico, pari a 6 mensilità, minimo. Il giudice può proporre la reintegrazione del lavoratore, ma basta che una delle parti vi si opponga perché il giudice condanni ad un risarcimento. Solo in caso di licenziamento nullo il dipendente ha diritto alla reintegrazione, ma può comunque optare per il risarcimento, mentre al datore di lavoro spetta il rimborso agli enti pubblici competenti dell'indennità di disoccupazione erogata al lavoratore sino a un massimo di 6 mesi.
Disoccupati
Germania
5,5%
Dal giudice come ultima alternativa
In Germania il licenziamento deve rappresentare l'extrema ratio per il datore di lavoro e la sua giustificazione può risiedere nell'inabilità allo svolgimento della prestazione, dovuta a ricorrenti o eccessive assenze per malattia, in un inadempimento contrattuale o in ragioni di carattere economico che riguardano l'impresa. In caso di inadempimento contrattuale grave, il licenziamento può essere intimato senza preavviso. Dalle regole generali sono esclusi i casi di anzianità di servizio inferiore a sei mesi e i datori di lavoro con meno di 5 o 10 dipendenti a seconda che il contratto di lavoro sia iniziato prima o dopo il 31 dicembre 2003. La procedura varia in relazione alle ragioni del licenziamento e all'esistenza di obblighi di consultazione con i rappresentanti sindacali. Nel caso di licenziamento illegittimo il lavoratore potrà essere reintegrato nel posto di lavoro e ricevere le retribuzioni arretrate dalla data del licenziamento. Le parti possono tuttavia chiedere una pronuncia di risoluzione del rapporto di lavoro con pagamento di un risarcimento.
Disoccupati
Portogallo
13,6%
Parametro doppio: età e busta paga
Il licenziamento in Portogallo può essere fondato su una giusta causa di recesso come una grave violazione degli obblighi contrattuali, e in questo caso non è richiesto il preavviso, oppure sulla incapacità o inidoneità del dipendente alla mansione, e in questo secondo caso il preavviso va rispettato. Nel caso di licenziamento oggettivo, dovuto a esuberi, si applicano i criteri di scelta, nel caso di licenziamento soggettivo, giusta causa, serve prima una procedura disciplinare: il licenziamento può essere intimato entro 30 giorni dalla conclusione. In caso di illegittimità il giudice potrà scegliere tra la reintegrazione o il risarcimento dei danni: In questo secondo caso, l'entità è compresa tra 15 e 45 giorni di retribuzione di base, in aggiunta a un risarcimento commisurato all'anzianità e al livello retributivo del dipendente e alla gravità del comportamento datoriale, per un importo complessivamente non inferiore a tre mesi di retribuzione. In caso di piccole imprese o di lavoratori in posizioni apicali, il datore di lavoro può evitare la reintegrazione.
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