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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2012 alle ore 10:00.

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Al lavoro tutta la notte
Il Reparto Mobile e le Volanti presenti sul territorio, informa una nota della Questura, hanno provveduto a rifornire con generi di conforto e carburante, i vari veicoli bloccati sul Grande raccordo anulare. Numerosi operatori della Sala operativa della Questura di Roma hanno dato piena disponibilitá a prestare servizio continuativo senza interruzione per due o più turni, lavorando anche 24 ore di seguito e sostituendo di fatto i vari colleghi che, a causa del maltempo, non sono riusciti a raggiungere la sede di servizio.

Bloccati sul treno da 10 ore
«Stiamo rimanendo senza batteria nei cellulari, le persone cominciano ad addormentarsi, ormai rassegnate al fatto di restare qui tutta la notte». Così i passeggeri del Roma-Avezzano raccontano la loro odissea, fermi da 10 ore alla stazione di Carsoli. «Poco fa un mezzo di soccorso era arrivato per trainare il convoglio ma, a quanto pare - continua uno dei passeggeri - si è rotto pure quello». «Nessuno ci ha fornito assistenza, la trovo una cosa molto grave - sottolinea -, anche all'ora di cena. Siamo dovuti uscire dal treno e girare per la città di Carsoli in cerca di un supermercato o di qualche bar dove poter comprare qualcosa da mangiare. Tutto, ovviamente, a spese nostre. È scandaloso. Questa mattina ci siamo svegliati alle 4 per venire a lavorare a Roma, siamo stremati, stiamo in piedi da 24 ore».

A Carsoli 800 persone ospitate nelle scuole
Il comune di Carsoli sta ospitando ben 800 persone tra automobilisti e passeggeri di mezzi pubblici che non sono riusciti ad arrivare a destinazione e hanno dovuto abbandonare macchine o mezzi. Sono stati accolti nelle scuole elementari, alle medie e al palazzo comunali. Tra gli assistiti anche malati e dializzati che attendono l'arrivo dei soccorsi. Una donna trapiantata sta attendendo l'arrivo dell'elisoccorso. La situazione è stata definita dal sindaco di Carsoli, Mario Mazzetti, «drammatica». Oltre alle centinaia di uomini e donne ospitati nelle scuole numerose altre persone hanno scelto di andare in albergo.

Alemanno, serve una commissione d'inchiesta
«Chiediamo una commissione d'inchiesta perchè non c'è un servizio di previsioni adeguato». È la richiesta del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in riferimento alle eccezionale condizione climatica che si è abbattuta nella Capitale. Lo ha detto al programma Omnibus di La7.

La replica della protezione civile non si è fatta attendere. «Il sindaco aveva pienamente compreso la situazione a Roma». ha fatto sapere con una nota la Protezione civile. « È vero quello che dice Gabrielli - ha risposto il sindaco di Roma - conoscevo bene le previsioni meteo. Forse è lui che non le conosceva. Come dimostriamo con tanto di pezzi di carta le previsioni meteo della Protezione civile prevedevano massimo 35 millimetri di neve per la giornata di ieri».

Bonelli (Verdi): Alemanno surreale e ridicolo
«Il sindaco di Roma Gianni Alemanno è davvero surreale e ridicolo». Lo afferma il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: «Il sindaco se la prende con il servizio meteo quando sapeva perfettamente che il rischio neve era fortissimo a tal punto che lo stesso Alemanno aveva precauzionalmente chiuso le scuole con un'ordinanza giovedì». «L'unica commissione d'inchiesta che va fatta e la chiediamo noi - conclude Bonelli - è sul Comune di Roma e sul sindaco Alemanno e sul comune di Roma che non sono stati in grado nemmeno di predisporre un piano neve, di buttare il sale e di pulire le strade nonostante le segnalazioni e gli allarmi sulla situazione meteorologica fossero arrivate con largo anticipo».

Est europeo paralizzato dal gelo: 260 morti
Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime dell'ondata di gelo e maltempo che da una settimana flagella l'intero continente, soprattutto nell'Est europeo: i morti sono in totale 260, di cui 122 in Ucraina e 45 in Polonia. La maggior parte delle vittime sono da contare fra i senzatetto, spesso alcolizzati. I centri di accoglienza che offrono un riparo e bevande calde hanno dato rifugio ad oltre 65mila persone.
La Bosnia è completamente paralizzata dalla neve, con oltre un metro di coltre bianca a Sarajevo. Il presidente croato Ivo Josipovic e serbo sono bloccati in un albergo di una località sciistica a Jahorina, dove partecipavano a un vertice. Nel Montenegro il freddo ha ucciso una persona e la parte montuosa della regione è completamente isolata. In Romania il bilancio è ad oggi di 28 vittime, centinaia di scuole sono chiuse. In Bulgaria il freddo ha ucciso 16 persone, molti contadini sorpresi dal gelo nelle campagne o nelle abitazioni sprovviste di riscaldamento. Nelle Repubbliche baltiche le vittime del maltempo sono 36: 10 in Lettonia, 9 in Lituania, 7 in Serbia, 6 nella Repubblica ceca, 2 in Grecia, una in Slovacchia e una in Macedonia. In Russia, dove le temperature sfiorano i -25 a Mosca e i -50 in Siberia, sono morte 64 dall'inizio dell'anno per il gelo.
In Occidente il bilancio è meno pesante, ma il gelo e la neve hanno paralizzato o quasi le vie di comunicazione, su strada, su rotaia e nei cieli. Intanto il gigante russo del ga, Gazprom, ha annunciato che non potrà assicurare forniture supplementari di gas ai paesi che ne faranno richiesta.

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