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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2012 alle ore 10:27.

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Saranno i Comuni a gestire la sperimentazione della nuova «social card», la carta acquisti destinata alle famiglie in disagio economico, che il Dl semplificazioni prevede di affiancare alla "vecchia" carta acquisti nata nel 2008, e che continuerà e essere distribuita. La sperimentazione potrà contare su risorse per 50 milioni di euro, durerà un anno, e riguarderà i Comuni con più di 250mila abitanti. La nuova carta acquisti sarà distribuita anche agli stranieri, comunitari e lungo soggiornanti.

I Comuni coinvolti dovranno identificare i beneficiari, in base ai criteri stabiliti nel decreto attuativo delle nuove norme, che dovrà essere messo a punto dai ministeri del Lavoro e dell'Economia entro il 10 maggio. A fare da intermediari nella distribuzione della carta acquisti non saranno dunque gli «enti caritativi», come prevedeva la legge 10/2011.

Gli enti del terzo settore potranno comunque essere coinvolti nella presa in carico delle persone in stato di povertà, mirata all'inserimento lavorativo e all'inclusione sociale. L'importo accreditato sulla singola carta acquisti non sarà uguale per tutti i beneficiari ma sarà differenziato "in funzione del nucleo familiare".

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