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Questo articolo è stato pubblicato il 02 marzo 2012 alle ore 08:57.

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La prima notizia è la concessione alla Serbia dello status di Paese candidato a entrare nell'Unione europea. La seconda, ha spiegato il premier italiano Mario Monti ieri, in tarda serata, commentando la prima giornata del Consiglio europeo che si tiene a Bruxelles (oggi la giornata conclusiva: in mattinata è prevista prima la cerimonia per la firma del trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance nell'unione economica e monetaria, quindi la seduta del Consiglio), è che erano due anni che a un incontro europeo non si affrontavano questioni diverse dalla crisi finanziaria. All'uscita dalla riunione, infatti, Monti ha si è detto «soddisfatto» perché, ha osservato, erano «due anni che in una riunione dei leader europei non ci si dedicava a temi diversi dalla crisi finanziaria. È un buon segnale; speriamo che la crisi sia un po' uscita di scena, anzi speriamo che lo sia per sempre», ha aggiunto. Il premier ha poi chiarito che la linea del Governo sulla Tav rimane immutata.

Obiettivo: completare il mercato unico
Il Consiglio europeo si è concentrato su una serie di misure e riforme strutturali intese a completare il mercato unico e a favorire la crescita, nell'ambito del semestre europeo e della cosiddetta «strategia per il 2020». È uscita - ha spiegato il premier italiano - una linea chiara per cui si chiederà alla Commissione e al presidente del Consiglio europeo di fare sistematicamente pressione sui capi di governo, perché ci sia un maggiore impegno verso le scadenze per la realizzazione del mercato unico e per il rispetto delle norme comunitarie, per far sì che il mercato unico sia veramente tale e contribuisca alla crescita».

Sulla Tav il Governo non cambia strategia
Monti ha convocato per oggi pomeriggio a Palazzo Chigi, al suo rientro da Bruxelles, una riunione a cui parteciperanno i ministri Passera, Cancellieri e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, oltre al commissario straordinario del Governo, Mario Virano. L'obiettivo, spiega una nota diffusa da Palazzo Chigi ieri sera, è «verificare lo stato di avanzamento nelle necessarie misure di sicurezza» dei lavori per l'asse ferroviario Torino-Lione.

Serbia candidata alla Ue
«Il giorno 8 marzo - ha ricordato il presidente del Consiglio - sarò in Serbia, a Belgrado, con diversi ministri del nostro Governo». Monti ha quindi spiegato che oggi «per la Serbia sarà annunciato formalmente lo status di Paese candidato» a far parte dell'Unione europea, «cosa che ci fa molto piacere». Il premier ha poi annunciato che il vertice bilaterale con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, che avrebbe dovuto svolgersi il 17 febbraio, si terrà «a Roma il pomeriggio del 13 marzo».

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