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Questo articolo è stato pubblicato il 03 marzo 2012 alle ore 21:50.
L'ultima modifica è del 03 marzo 2012 alle ore 09:59.

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Una sigaretta, un cornetto portafortuna e una rosa rossa. Sono gli oggetti sistemati sopra al feretro di Lucio Dalla, disposto nel cortile d'onore di Palazzo d'Accursio, dove il Comune di Bologna ha allestito la camera ardente. Il cornetto è un regalo inviato da un suo amico professore di Napoli. La sigaretta, invece, era un oggetto che Dalla aveva spesso fra le mani. Ai piedi del feretro la corona di fiori inviata da Julio Iglesias. Ai lati il gonfalone del Comune di Bologna e quello dell'Università.

La camera ardente rimane aperta anche domenica dalle 7 alle 13,30 considerando il grande afflusso di persone che vogliono dare l'ultimo saluto al cantautore scomparso. E sarà «4 marzo 43» la canzone che verrà fatta ascoltare alla riapertura della camera ardente, seguita dalle dieci canzoni che sono state trasmesse sabato dagli altoparlanti in piazza Maggiore: «Tu parlavi una lingua meravigliosa», «E non andar più via», «Tango», «Notte», «Felicita», «Cara», «Ayrton» «Apriti cuore», «Le rondini» e infine «Caruso». Poi, il feretro sarà trasportato nella vicina Basilica di San Petronio, dove alle 14.30 sarà celebrato il funerale.

Per sabato sera, invece, non è stato ipotizzato alcun orario di chiusura. Il Comune ha offerto la possibilità di tenere aperto a oltranza il cortile d'onore di Palazzo d'Accursio: fino a che ci sarà gente che vorrà dare il suo ultimo omaggio al cantante.

In fila per l'ultimo saluto
E sono diverse migliaia le persone che hanno voluto salutare per l'ultima volta l'artista. Si parla di oltre 30mila persone che in poche ore, dalla mattina alle 19, hanno sfilato nella camera ardente.
Tra il fiume di folla che, ininterrotto, ha fatto visita in fila al feretro di Lucio Dalla, tantissima gente comune, dai giovani agli anziani, alle famiglie con i bambini , in sosta per ore in attesa di entrare nel cortile d'onore di Palazzo D'Accursio.

C'erano anche tantissimi volti noti, big del mondo dello spettacolo, dello sport , della politica e della cultura.
Tra i primi ad arrivare Ron e Samuele Bersani. Anche Romano Prodiera presente. Ciò che Lucio Dalla «ha lasciato in eredità è la sua leggerezza nel prendere la vita ma anche la morte», così Ron ricorda il cantante e l'amico scomparso giovedì in Svizzera.
Lucio Dalla «deve essere ricordato per tutto quello che lascia in termini di musica e parole, ma soprattutto per l'umanità», ha detto Bersani.

Gianni Morandi era visibilmente commosso, quando è arrivato nel cortile d'onore di Palazzo d'Accursio. L'amico e cantante bolognese si è fermato davanti al feretro per un momento di raccoglimento. Lucio Dalla «faceva tanti scherzi, ma questo è stato veramente inaspettato. Ci ha fatto un brutto scherzo», ha detto Morandi ricordando il cantautore bolognese scomparso.

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