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Questo articolo è stato pubblicato il 07 marzo 2012 alle ore 16:04.
L'ultima modifica è del 07 marzo 2012 alle ore 13:31.

Alfano non va, salta incontro tra Monti e i segretari della maggioranzaAlfano non va, salta incontro tra Monti e i segretari della maggioranza

Tra i ministri di Monti non tutti hanno fatto finta di niente. Il ministro della cooperazione Andrea Riccardi, parlando con Paola Severino, ha commentato con parole severe il vertice saltato: «Alfano voleva creare il caso, vogliono solo strumentalizzare. È questa la cosa che mi fa più schifo della politica». Pioggia di critiche imbufalite nel Pl, che ha posto il ministro di fronte all'aut aut: smentisca tutto o si dimetta. Solo le scuse in extremis di Riccardi hanno impedito che il caso degenerasse.
Ma il clima è teso anche sull'altro versante della maggioranza. Lo testimonia lo scontro sfiorato tra pd ed esecutivo sul decreto semplificazioni, in discussione alla Camera: i rappresentanti del pd in commissione sono arrivati a minacciare di non votare la fiducia se il governo avesse ignorato il testo votato della commissione. La mini-crisi è rientrata in serata ma ha dimostrato che il Parlamento non è più un luogo del tutto sicuro per il governo Monti.

Alfano: con Berlusconi rapporto indissolubile
Mentre il segretario del Pdl Angelino Alfano ha spiegato che il suo rapporto con Berlusconi «è indissolubile sia dal punto di vista personale che politico», sulla questione è intervenuta anche Paola Severino, ministro della Giustizia: «Sono abbastanza stupita - ha affermato - perchè quello di ieri è stato un incontro casuale, tra l'altro molto breve». L'incontro a cui ha fatto riferimento il Guardasigilli è quello che Severino ha avuto ieri con Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini. Il colloquio è stata una delle cause della decisione di Alfano di non partecipare al vertice con Mario Monti questa sera. Il ministro ha anche riferito di aver subito dopo avuto un colloquio con il segretario del Pdl per riferire dei contenuti dell'incontro.

Cicchitto: «Monti intervenga su questioni economiche»
«Abbiamo dato la fiducia a Monti affinché intervenga su questioni economiche e non su Rai e giustizia - ha affermato il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, al termine della riunione con i capigruppo e i coordinatori del Pdl convocata d'urgenza da Alfano -. E la fiducia continuerà ad averla se si occuperà di questo».

Alfano chiude la porta al confronto
In tarda mattinata il segretario del Pdl aveva comunicato che non avrebbe partecipato al vertice a Palazzo Chigi con Mario Monti, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini. Questo, ha poi chiarito, non pregiudica la fiducia del Pdl nei confronti del governo. Alla base del rifiuto di partecipare all'incontro che è in agenda per le sette e mezza di oggi ci sarebbe il fatto che, tra i temi sul tappeto, ci sarebbe anche la riforma della Rai e quella della giustizia. «Non ci andrò perché mi pare di capire - ha spiegato Alfano - si voglia parlare di Rai e giustizia. Se lì mi devo incontrare per soddisfare sete di poltrone Rai o per far avvicinare Bersani con Vendola e Di Pietro sui temi della giustizia, ha concluso, sarebbe solo un teatrino della politica a cui mi sottraggo».

Immediato il commento del segretario del Pd Pier Luigi Bersani: « un atteggiamento incredibile. All'ordine del giorno dell'incontro, come potrebbe confermare anche lo stesso Monti, non c'erano solo Rai e giustizia», ha aggiunto Bersani. Non mancano poi indizi sul fatto che le difficoltà di Alfano derivino dalle incursioni di Berlusconi nella leadership del Pdl. Anche se in serata il segretario del Pdl ha voluto sottolineare che con l'ex presidente del Consiglio non c'è alcun problema: «Il mio rapporto con il presidente Berlusconi - ha affermato - è indissolubile sia dal punto di vista personale che politico».

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