Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 08 marzo 2012 alle ore 16:11.

Pdl ancora contro il ministro per la Cooperazione e l'Integrazione Andrea Riccardi che ieri in un colloquio con la Guardasigilli Paola Severino e il ministro della Salute Renato Balduzzi, ha espresso un giudizio pesante («le strumentalizzazioni sono le cose che mi fanno più schifo di questa politica») dopo il rifiuto di Angelino Alfano a partecipare al vertice di maggioranza a Palazzo Chigi convocato da Monti. Rifiuto che ne ha poi determinato l'annullamento. A poco sono valse, finora, le scuse di Riccardi.
Quarantasei senatori hanno firmato una lettera per presentare una mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro della cooperazione, Andrea Riccardi, dopo le parole pronunciate ieri. Un gruppo di 46 senatori del Pdl, primo firmatario Francesco Nitto Palma, ha consegnato una lettera al capogruppo, Maurizio Gasparri, e al suo vice Gaetano Quagliariello, per sollecitare la presentazione di una mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro Riccardi che ieri si era detto 'schifatò dalla politica. Ma secondo quanto si apprende, Gasparri e Quagliariello stanno lavorando per ricomporre la situazione e trovare una soluzione.
Nella lettera, i senatori Pdl ricordano «lealtà, amicizia e fiducia nei confronti del Pdl» che li ha portati ad «estendere tale lealtà, amicizia e fiducia anche al governo in carica e a tutti i suoi componenti».
«Ma all'indomani di esternazioni del ministro Riccardi, a dir poco scomposte e sguaiate, ci sembra - scrivono i firmatati - che il ricorso alla mozione individuale di sfiducia nei suoi confronti sia diventato gesto necessario ed urgente. Può darsi che lo strumento regolamentare sia discutibile, può darsi che le scuse del ministro Riccardi siano apprezzabili, ma per evitare che un governo del quale faccia parte il professore in oggetto abbia la nostra fiducia ci è parso imprescindibile puntare su un'iniziativa ad hoc del nostro gruppo».
Riccardi: quello che avevo da dire l'ho detto
«Non credo di dover parlare di più sul non parlato». Così il ministro per la Cooperazione internazionale, Andrea Riccardi, a Firenze, ai giornalisti che gli chiedono un ulteriore commento sul "caso" scoppiato ieri sera tra lui e il segretario del Pdl, Angelino Alfano. «Quello che avevo da dire su questo, l'ho detto ieri in un comunicato». A chi gli chiede se si è sentito con Alfano, Riccardi precisa: «Mi sono sentito con altri ministri su altri problemi, ma con Alfano ho un rapporto sereno, sincero da tempo».
©RIPRODUZIONE RISERVATA