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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2012 alle ore 09:19.

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BRUXELLES - Archiviato lo swap sui propri titoli pubblici comincia oggi una settimana calda per la Grecia e per tutta la Ue, con numerosi appuntamenti sul fronte della crisi.

A dire la prima parola saranno i mercati stamattina, e se Atene riparte guardando al futuro con rinnovata fiducia, dall'altra si teme un inizio di settimana improntato alla volatilità dei listini mentre per i nuovi bond greci si prospetta una partenza tutta in salita. Qualche incertezza anche alla luce dei prossimi dati macroeconomici di Eurostat (mercoledì e giovedì), mentre già sul 'grey market' gli interessi sui nuovi bond greci si muovono tra il 18%-22,6% rispetto al 14% del bond decennale portoghese. E senza escludere che Atene debba tornare a battere cassa in Ue. Sui mercati, inoltre, così come all'Eurogruppo, continuerà anche ad aleggiare lo spettro del Portogallo e della Spagna.

Lunedì pomeriggio dall'incontro, alle 17.00, dei ministri dell'Economia e delle Finanze di Eurolandia - per l'Italia Mario Monti - è atteso il via libera alla seconda - e più consistente - tranche del secondo pacchetto di aiuti da 94,5 miliardi di euro alla Grecia - dopo lo sblocco di venerdì di 35,5 miliardi di euro destinati a compensare le perdite sopportate dalle banche in seguito all'operazione di concambio.

«Confido che le difficili misure decise con il governo di Atene la porteranno sulla via del risanamento», ha detto ieri il ministro delle finanze tedesco, Wolfang Schaeuble aggiungendo però:«nessuno può escludere che la Grecia necessiti di un ulteriore pacchetto».
Sul tavolo dell'Eurogruppo inoltre ci sarà il tema del rafforzamento del fondo di stabilità (Esm), a cui si oppone la cancelliera tedesca Angela Merkel.

All'Ecofin di martedì, invece, la presidenza farà il punto sul lavoro di preparazione sulla proposta di una Tobin tax a livello Ue, cioè la tassazione delle transazioni finanziarie che sta particolarmente a cuore al premier italiano Mario Monti che ha recentemente scritto insieme ad altri 8 leader una lettera alla presidenza danese per auspicarne una accelerazione.

La proposta della Commissione di una direttiva per l'introduzione di questa tassa era stata discussa a novembre e il Consiglio dovrebbe ridiscuterla a maggio-giugno.

Martedì, si parlerà anche di squilibri macroeconomici, ovvero verrà discusso il cosiddetto rapporto sul 'meccanismo di allertà presentato dalla Commissione a febbraio.

Inoltre, il Consiglio dovrà adottare misure nei confronti dell'Ungheria: da una parte sul fronte della procedura per deficit eccessivo; dall'altra sulla proposta di sospensione di fondi di coesione per 495 milioni di euro a partire dal 2013, pari al 5% del Pil e al 29% del totale dei fondi destinati a Budapest per il prossimo anno.

Sul fronte dei diversi paesi intanto ier il governo belga ha deciso un nuovo pacchetto di misure di austerità da 1,82 miliardi di euro destinato a contenere il deficit di bilancio al 2,8% del Pil nel 2012 e quindi a tener fede ai propri impegni nei confronti di Bruxelles. per quanto riguarda la Spagna invece, intervistato da El Pais, il membro spagnolo del Board della Bce - Manuel Gonzalez-Paramo - ha giudicato positive le prime misure prese dal nuovo governo conservatore del premier Mariano Rajoy, anche se ha sottolineato che nel paese ci sono ancora troppe banche e che il settore deve essere ristrutturato.

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