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Questo articolo è stato pubblicato il 16 marzo 2012 alle ore 10:20.

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Per i restanti quattro team la scelta dei piloti ha invece un denominatore tutto economico. Williams, dopo la stagione più brutta di tutta la sua storia, si trova a dover privare Barrichello del suo ventesimo anno in Formula 1 rimpiazzandolo con più giovane portatore di denari, un certo Bruno Senna, che va ad affiancarsi a Pastor Maldonado, ancora più ricco in termini di sponsor ma persino forse meno meritevole di un tal pregiato sedile. Stesso discorso per Caterham che, pur confermando un buon Kovalainen, come noto ha dovuto sostituire il veterano e veloce Jarno Trulli (quarto pilota di sempre nel numero di GP disputati) con un portatore di dote quale Vitaly Petrov, addirittura appogiato da Putin nella sua prima stagione, che all'Italia stava già antipatico dopo aver "frenato" Alonso nel famoso GP di Abu Dhabi 2010. Ancora peggio per HRT, che come accennato priva della guida Liuzzi ingaggiando il duo più anziano del Circus De La Rosa-Karthikeyan con la speranza di ben figurare con gli sponsor spagnoli e indiani. In casa Marussia, infine, rimane lo sfiorito Timo Glock e gli si viene affiancato il giovane Charles Pic, il quale inaspettamente fa salire a tre le presenze francesi i piloti (stessa quota di Gran Bretagna e Australia), anticipando a questo punto le teorie sul possibile ritorno dal Paul Ricard in alternanza col sempre meno politicamente importante circuito belga di Spa-Francorchamps.

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