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Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2012 alle ore 16:30.
L'ultima modifica è del 19 marzo 2012 alle ore 09:22.

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In Francia è massima allerta: caccia al killer della strage di Tolosa. Si segue la pista neonazista. Nella foto la polizia presidia la scuola ebraica "Ozar Hatorah" dopo la strage di ieri (AFP Photo)In Francia è massima allerta: caccia al killer della strage di Tolosa. Si segue la pista neonazista. Nella foto la polizia presidia la scuola ebraica "Ozar Hatorah" dopo la strage di ieri (AFP Photo)

Il killer di Tolosa potrebbe aver filmato la strage. L'uomo aveva infatti una piccola telecamera attaccata al collo, mentre sparava all'impazzata contro bambini e genitori di fronte alla scuola ebraica. Lo ha raccontato agli inquirenti un testimone della strage, secondo quanto ha confermato il ministro dell'Interno francese, Claude Guèant.

Intanto, in una Francia ancora sotto choc, è caccia aperta all'uomo che ieri ha compiuto la strage alla scuola ebraica Ozar Hatorah di Tolosa, uccidendo un giovane professore e tre bambini, due dei quali figli dello stesso docente. Alto, tatuato e vestito di nero, questo l'identikit dell'uomo, che potrebbe far parte di un gruppo neonazista, ma gli investigatori, oltre alla pista dell'estrema destra, seguono anche quella del fondamentalismo islamico.

«Effettivamente sono in corso delle indagini sui militari che sono stati cacciati dall'esercito e che potrebbero nutrire sentimenti di vendetta (...) che hanno espresso opinioni neonaziste, questo è vero (...) È una pista fra altre, non una di quelle preferite» ha spiegato il ministro Claud Gueant, che comunque, questa mattina alla Radio Europe 1 ha riconosciuto che non sono ancora stati compiuti passi avanti nell'identificazione dell'omicida.

Massima allerta e cordoglio
Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha decretato lo stato di massima allerta nella regione del Midi-Pirenei. Il livello «scarlatto» del piano antiterrosimo Vigipirate è attivo da ieri: è la prima volta che ciò avviene, e sono previste misure molto strette per prevenire nuovi attacchi, tra cui la sospensione del trasporto pubblico nelle città, la sospensione del traffico aereo civile, e la limitazione o la sospensione della distribuzione dell'acqua dai rubinetti. Le autorità francesi, infatti, temono fortemente che l'assassino possa ripetere i suoi gesti. «Siamo preoccupati per l'eventualità che possa avere intenzione di compiere un quarto attentato» ha riconosciuto il ministro Gueant.

Ma questo è anche il momento del cordoglio. Un minuto di silenzio è stato osservato in tutte le scuole alle 11 di questa mattina in omaggio alle vittime, mentre centinaia di persone hanno partecipato ieri pomeriggio ad una cerimonia nella sinagoga di Tolosa, così come altre centinaia si sono riunite in serata in una sinagoga di Parigi, presenti anche il presidente francese Sarkozy e il candidato socialista alle presidenziali Francois Hollande.

Le salme delle quattro vittime della strage alla scuola ebraica di Tolosa, un insegnante e tre bambini, arriveranno oggi in Israele, dopo essere state vegliate tutta la notte nella città francese.

La pista neonazista
Secondo i primi elementi dell'inchiesta, la pista più accreditata dalla polizia locale è dunque quella dei gruppi neonazisti: nel 2008 tre paracadutisti dello stesso reggimento dei militari uccisi furono espulsi perché affiliati a associazioni neonaziste. Potrebbe trattarsi, quindi, di una vendetta contro i propri commilitoni.

L'arma usata nell'attentato di ieri all'istituto ebraico Ozar Hatorah di Tolosa è la stessa con cui l'11 e il 15 marzo sono stati uccisi, a Tolosa e Montauban, tre soldati di origine maghrebina. Davanti alla scuola ebraica sono stati trovati bossoli di due armi diverse, una di calibro 11,43, l'altra di 9 millimetri: i bossoli 11,43 sono gli stessi utilizzati per sparare contro i militari.

E anche lo scooter rubato utilizzato dal killer, uno Yamaha T-Max 500, sarebbe lo stesso impiegato nell'attentato contro i militari. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha confermato ieri sera che è stata la «stessa persona» a compiere gli attacchi contro la scuola e i tre militari. «La motivazione antisemita sembra chiara», ha aggiunto il capo dello Stato francese che ha anche annunciato che sospenderà la campagna presidenziale fino a domani per recarsi sul luogo della tragedia.

Attacco indiscriminato, l'assassino sparava tra tutto e tutti»
«Le vittime dell'attentato al collegio Ozar Hatorah sono un rabbino, professore di religione di 30 anni originario di Gerusalemme con la doppia cittadinanza israeliana e francese che si era trasferito a Tolosa a settembre per un'esperienza di due anni; i suoi due figli di 6 e 3 anni; una bimba di 10, figlia del preside dell'istituto. Un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito gravemente. L'attacco è avvenuto nel quartiere di La Roseraie, una zona residenziale della città. L'assassino, ha raccontato il prefetto, ha aperto il fuoco «su tutto quanto vedesse, bambini e adulti, e alcuni bambini sono stati inseguiti dentro la scuola».

Il presidente Sarkozy: dramma abominevole
Sarkozy ha annullato tutti gli impegni e si è
precipitato nella città del sud per condannare quella che ha definito come «una tragedia nazionale» e un «dramma abominevole», assicurando che nulla verrà lasciato di intentato per trovare il responsabile: «Non si uccidono impunemente i bambini. Barbarie, violenza e crudeltà non possono vincere. L'odio non può vincere, la Repubblica è più forte». Sul posto è in arrivo anche il rivale socialista, Francois Hollande - è stata concordata una tacita sospensione della campagna per le presidenziali di aprile - e il ministro dell'Interno, Cluade Gueant, che rimarrà sul posto fino a che non sarà fatta luce.


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