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Questo articolo è stato pubblicato il 03 aprile 2012 alle ore 23:10.
L'ultima modifica è del 03 aprile 2012 alle ore 09:30.
di Enrico Marro
Tre procure indagano su vicende che vedono coinvolto il tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito: Milano, Napoli e Reggio Calabria. In uno dei decreti di perquisizione, quello della procura di Milano (leggi il pdf), si parla di «esborsi effettuati per esigenze personali di familiari del leader della Lega Nord». Bossi ha subito incassato la solidarietà di Berlusconi: «Chiunque conosca Umberto Bossi e la sua vita personale e politica, non può essere neanche lontanamente sfiorato dal sospetto che abbia commesso alcunché di illecito», ha dichiarato l'ex premier in una nota. Intanto l'ex ministro Maroni ha chiesto le dimissioni di Belsito, definendo il Carroccio «parte lesa».
Belsito si dimette. Poco dopo le 20, Francesco Belsito ha rassegnato le dimissioni da tesoriere della Lega Nord. Lo si apprende da fonti del partito. Belsito è giunto in via Bellerio in serata, al termine di una giornata scandita dalle notizie sulle indagini giudiziarie nei suoi confronti.
Maroni: una buona notizia. È una buona notizia, adesso bisogna andare fino in fondo e fare pulizia dentro il partito, cominciando dalla nomina di un nuovo amministratore capace di aprire tutti i cassetti». È quanto ha dichiarato all'ansa Roberto Maroni, interpellato sulla notizia delle dimissioni di Belsito.
Bossi: «Mollo tutto». Poi minaccia la denuncia. Il leader della Lega, Umberto Bossi, è da quasi dieci ore nella sede del Carroccio in via Bellerio a Milano, così come il coordinatore delle segreterie 'nazionali' Roberto Calderoli. In tarda serata Bossi ha incontrato l'ex sottosegretario Francesco Belsito, poco prima delle dimissioni. Chi ha parlato con lui nel primo pomeriggio ha descritto il leader leghista come un uomo «amareggiato dall'attacco personale e alla famiglia». Mollo tutto e mi dimetto, avrebbe detto ai suoi i senatur, mentre arrivavano le notizie che i soldi del partito sarebbero stati utilizzati per coprire le spese della sua famiglia. «Denuncerò chi ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare la mia casa», ha poi aggiunto Umberto Bossi. «Io non so nulla di questa cose - ha aggiunto il leader leghista - e d'altra parte avendo pochi soldi non ho ancora finito di pagare le ristrutturazioni di casa mia».
Il senatur: colpiscono me per colpire la Lega. «Sono stato io a chiedere a Belsito si dimettersi, per fare chiarezza. E lui si è dimesso», ha aggiunto Bossi. «Vogliono colpire la Lega e quindi colpiscono me, mi sembra che sia iniziata la prossima campagna elettorale».
L'accusa dei Noe. Soldi ai figli di Umberto Bossi e alla senatrice Rosy Mauro, attraverso pagamenti di viaggi, cene, soggiorni in albergo, anche esigenze spicciole personali. Questo il quadro che emerge dalla relazione del Noe alla procura in relazione all'indagine sul tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito. Nella relazione si fa riferimento si citano intercettazioni.
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