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Questo articolo è stato pubblicato il 09 aprile 2012 alle ore 09:02.
L'ultima modifica è del 09 aprile 2012 alle ore 09:17.

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Bossi a Maroni: la pulizia è già in attoBossi a Maroni: la pulizia è già in atto

Mentre si passano al setaccio i bilanci della Lega, si allarga sempre più la rivolta all'interno del Carroccio. C'è anche un botta e risposta fra Bossi e Maroni. «La pulizia è già in atto e c'è già chi la deve fare». Risponde così dalle pagine della Padania, il quotidiano del Carroccio, dell'ex numero uno della Lega, Umberto Bossi, alle parole di ieri di Roberto Maroni, che aveva chiesto a gran voce "pulizia". La Padania (di ieri, ndr) apre con il titolo: «Contro l'attacco che mira a dividere. Bossi: tutti unitì. La pulizia è già in atto e c'è già chi la deve fare». L'ex ministro dell'Interno ieri era intervenuto sia con una intervista al giornale della Lega sia sulla sua pagina Facebook, per chiedere pulizia all'interno del partito, dopo il terremoto giudiziario che ha scosso il Carroccio e ha portato alle dimissioni di Bossi.

Maroni: mi sono rotto di cerchi magici
Nonostante il giorno di festa Roberto Maroni è attivissimo su Facebook. «Mi sono rotto di cerchi magici», scrive, mentre ribadisce, come in un mantra, "pulizia, pulizia, pulizia". Rispondendo ai suoi amici di sito li invita al meeting in programma martedì sera a Bergamo, a quella serata dell'orgoglio padano che è diventato un appuntamento carico di attese. «Venite martedì sera a Bergamo e avrete le riposte. Oggi è Pasqua - scrive Maroni - e la colomba (della pace) va bene, ma solo fino a domani. Pulizia, pulizia, pulizia, mi sono francamente rotto di cerchi magici e Culi nudi!!!». Il riferimento è alla canzone "Kooly Noody" (parole in finto inglese, ma vale l'assonanza italiana), incisa tempo fa da Pier Mascogiuri, ex guardia del corpo di Rosi Mauro. E sempre rispondendo a un post Maroni spiega che «vanno espulsi quelli che hanno usato i soldi della Lega (e quindi dei militanti) per fini personali».

Salvini: martedì tutti aspettano segnali forti
«Martedì sera a Bergamo ci saranno un sacco di persone e tutti aspettano segnali forti, dimissioni o espulsioni di chi ha sbagliato», ha detto Matteo Salvini, interpellato sul significato politico della serata dell'orgoglio leghista in programma alla Fiera di Bergamo martedì alle 21. «Ci aspettiamo segnali di forti di cambiamento». Ha sottolineato che «migliaia di leghisti che aspettano solo di vedere i segnali giusti per ripartire» e «c'è già chi riparte anche senza segnali».

Si allarga la rivolta nella Lega: si chiede l'uscita di Renzo Bossi e Rosi Mauro
Intanto si allarga all'interno della Lega il fronte di chi chiede l'uscita dal movimento di Renzo Bossi e Rosi Mauro, accusati di aver usato per scopi privati i soldi del partito. Ieri Fabio Rolfi, segretario provinciale di Brescia, collegio dove il figlio del senatur è stato eletto nel 2010, ha annunciato che, alla prossima riunione del direttivo, il 16 aprile, chiederà l'espulsione di Renzo Bossi e di Monica Rizzi, assessore lombardo allo Sport, indagata dalla procura di Brescia per presunte attività di dossieraggio per favorire la candidatura di Bossi jr. Oggi Christian Invernizzi, segretario provinciale a Bergamo, ha chiesto un passo indietro del giovane consigliere regionale e della Mauro, in un'intervista a "Libero". «Come segretario provinciale ho espulso persone per molto meno», ha detto. «Se veramente credono nel movimento devono dimostrarlo: se ne vadano. Se poi le accuse si dimostreranno balle, potranno tornare». Tesi condivise, spiegano nel movimento, anche dal segretario provinciale della Valcamonica, Enzo Antonini.

Tosi: chi ha sbagliato deve pagare
«Chi ha sbagliato deve pagare e verrà cacciato», ha detto il sindaco di Verona, Flavio Tosi, che in un'intervista al Messaggero non esclude una grande alleanza dopo il 2013 per ottenere il federalismo. Per il futuro della Lega, aggiunge, «Maroni è la figura più adatta a interpretare e a saper star dentro allo scenario tutto diverso rispetto al passato che già si è aperto e si aprirà ancora di più nei prossimi mesi».

Chiusa la sezione di Malnate
Intanto la Lega Nord di Malnate, in provincia di Varese, ha chiuso la sede cittadina dopo lo scandalo che ha travolto il partito e in una lettera inviata alla segreteria federale del movimento, spiega il perchè: «I principali elementi che da sempre hanno distinto la Lega Nord erano tre - sottolineano il segretario Isidoro Fornoni e il direttivo - il fatto che fosse un movimento e non un partito; la sua forte identità; il suo legame con la base. A oggi, purtroppo, non ci resta che prendere atto che qualcuno ha tradito questi ideali. La gente ha perso fiducia nel nostro simbolo, fatichiamo a trovare un messaggio chiaro e univoco da portare nelle piazze, gli slogan storici stridono con l'attuale gestione della 'cosa politicà, e i militanti si sentono abbandonati a loro stessi». Viene ritenuto «profondamente scorretto il continuo ricorso all'auto-finanziamento da parte dei militanti e dei sostenitori della sezione quando i vertici del partito investono incautamente i proventi del nostro volontariato. I soldi della Lega sono della Lega e vanno reinvestiti sul territorio, per aiutare la nostra economia e per aiutare le sezioni a crescere».

Bossi a messa con la famiglia
Bossi, intanto, stamani è andato, nella massima riservatezza, ad una funzione religiosa pasquale in una piccola chiesa a Varese. Poi ha fatto rientro a casa, a Gemonio, all'ora di pranzo per passare la festività tra le mura domestiche.

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