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Questo articolo è stato pubblicato il 09 aprile 2012 alle ore 20:00.
L'ultima modifica è del 09 aprile 2012 alle ore 13:23.
«Mi dimetto». Così Renzo Bossi, figlio del leader della Lega Nord, annuncia al Tgcom 24 la decisione di lasciare l'incarico di consigliere regionale lombardo. Subito è arrivato il commento del padre: «Ha fatto bene a dimettersi - ha detto il Senatùr - . Erano due mesi che mi diceva che era stufo di stare in Regione».
Calderoli: ora toccherebbe a Rosy Mauro
Roberto Calderoli, che - dopo le dimissioni di Umberto Bossi dalla segreteria del Carroccio - fa parte, assieme a Roberto Maroni e Manuela Dal Lago, del triumvirato di transizione che guiderà il partito fino al congresso, rilancia: ora sarebbero opportune le dimissioni di Rosy Mauro da vice presidente del Senato.
Formigoni: Renzo Bossi si è dimesso? Bene così
Il presidente della Giunta regionale lombarda Roberto Formigoni accoglie con favore le dimissioni dal consiglio di Renzo Bossi. «Leggo l'annuncio delle dimissioni di Renzo Bossi dal Consiglio regionale della Lombardia - scrive in un tweet il governatore - Bene così». Sulla stessa linea l'eurodeputato della Lega Nord Matteo Salvini: «Chi ha sbagliato paghi, ce lo chiedono i sindaci, i consiglieri comunali, i militanti, gli elettori».
Bossi. Rosy Mauro espulsa? Poi vediamo
Intanto Umberto Bossi replica a distanza a quanti nella Lega, primo fra tutti Roberto Maroni, hanno chiesto di fare pulizia all'interno del Carroccio. «Si faceva presto...» ha detto in proposito uscendo dalla sua casa a Gemonio. Nessuna risposta invece sull'eventualità di espulsioni dal partito, in particolare della vice presidente del Senato, Rosy Mauro: «poi vediamo», si è limitato a dire, nè sulla sua partecipazione alla manifestazione «dell'orgoglio leghista» domani sera a Bergamo.
L'autista del "Trota": ero il suo bancomat
L'autista del Trota, Alessandro Marmello, si sfoga con «Oggi» e svela particolari scottanti. «Non ce la faccio più - dichiara al settimanale (in edicola da domani) - non voglio continuare a passare soldi al figlio di Umberto Bossi in questo modo: è denaro contante che ritiro dalle casse della Lega a mio nome, sotto la mia responsabilità. Lui incassa e non fa una piega, se lo mette in tasca come fosse la cosa più naturale del mondo».
Molte delle ricevute rimborsate erano di Renzo Bossi
Nell'aprile 2011 Marmello viene assunto dalla Lega, con un contratto a tempo indeterminato firmato dal tesoriere Francesco Belsito. «Da quel momento - racconta l'autista - avrei avuto disponibilità di denaro contante per le spese relative al mio servizio». Tra le ricevute presentate dall'autista «molte mi erano state date da Renzo per coprire sue spese personali: poteva essere la farmacia, ristoranti, la benzina per la sua auto, spese varie, cose così. La situazione stava diventando preoccupante e ho cominciato a chiedermi se davvero potevo usare il denaro della Lega per le spese personali di Renzo Bossi. L'ho fatto presente a Belsito, spiegandogli che avevo pensato addirittura di dimettermi. Lui non mi ha dato nessuna spiegazione chiara».
Leghisti scatenati su Facebook, ironia sull'addio di Bossi jr
Appena hanno cominciato a circolare le prime notizie sulle dimissioni annunciate da Renzo Bossi, su Facebook si è scatenata l'ironia di tanti militanti: «siamo tutti dispiaciuti!», «...e ora bandiere a mezz'asta?», «un vero peccato... carismatico, colto e onesto».
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