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Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2012 alle ore 13:26.
Alle Poste «mi dicono che che sono circa 5 mila» gli esodati. Lo ha detto il presidente dell'azienda, Giovanni Ialongo, che si «augura che la soluzione la si trovi per tutti, perché sarebbe assurdo lasciare fuori persone senza stipendio e senza pensione».
A margine della presentazione del francobollo dedicato all'Acri, Ialongo ha aggiunto: «Mi dicevano proprio l'altro giorno che stanno trovando una soluzione, la si dovrebbe trovare». Alla domanda dei cronisti su quanti fossero gli esodati di Poste italiane il presidente ha risposto: «Mi dicono circa 5 mila», aggiungendo che «non è possibile, assolutamente no», riprenderne eventualmente una parte, anche minima.
Alcuni esodati di Poste Italiane sono stati incentivati «assumendo il figlio o la figlia». Non è quindi possibile riprendere, ha ribadito Ialongo, anche solo una parte degli esodati di Poste Italiane, perchè si tratta di personale che «ormai è uscito» e anche perchè «ci sono casi diversi» tra loro, ovvero «alcuni sono stati incentivati assumendo il figlio o la figlia, mentre altri hanno avuto l'incentivo all'uscita».
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