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Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2012 alle ore 12:45.

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Mentre a Milano avanza l'ipotesi di una gestione privata, a cura di Altagamma (l'associazione delle imprese del lusso), della Galleria Vittorio Emanuele, ancora in corso di valutazione del sindaco Giuliano Pisapia, un piccolo paese tra le province di Reggio Emilia e Modena, ricorre alla vendita del proprio gioiello di famiglia.

Come coprire infatti in tempi brevi un disavanzo nelle case comunali di 1.960.000 euro? Il Comune di Catellarano, in provincia di Reggio Emilia, ha presentato il 6 aprile scorso il conto economico dell'esercizio finanziario 2011 e ha preso atto che il buco è difficilmente colmabile con manovre ordinarie. Per mantenere l'attuale livello di servizi alla persona, ha deciso quindi di vendere oltre a un terreno edificabile, due appartamenti, due vecchie scuole, un po' di azioni dell'ex municipalizzata anche il castello di San Valentino che verrà dato all'incanto.

Una scelta, quella di rinunciare alla proprietàdel castello, definita «sofferta, ma necessaria per consentire la salvaguardia di questo bene, cercando al contempo di garantirne un parziale utilizzo pubblico» hanno spiegato dall'amministrazione comunale, che il 30 aprile presenterà il consuntivo in consiglio per l'approvazione insieme al piano di rientro triennale.

Il Comune discuterà con i cittadini di questa situazione il 13 aprile, durante un'assemblea pubblica e cercherà di spiegare come le cause di questo discreto ammanco per un paese di 14.868 abitanti. Secondo l'amministrazione il buco è unicamente da addebitare alla riduzione dei trasferimenti statali, alle minori entrate, a causa della crisi, da asili nido, mense e servizi sociali e dal drastico calo degli oneri di urbanizzazione.

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