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Questo articolo è stato pubblicato il 12 aprile 2012 alle ore 19:46.

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La Procura di Milano, che sta indagando sulle distrazioni dei fondi della Lega Nord, sta compiendo, da quanto si è saputo, accertamenti anche in relazione ad alcune intercettazioni, contenute nell'informativa del Noe, che tirerebbero in ballo Roberto Calderoli. Nella stessa informativa poi Calderoli, nominato uno dei tre triunviri dopo le dimissioni di Bossi, viene segnalato come uno dei soggetti che avrebbero ricevuto parte dei fondi del Carroccio, oltre alla famiglia Bossi e a Rosi Mauro.

Chieste le carte sulle proprietà Lega. La Procura di Milano ha chiesto al nuovo tesoriere della Lega Nord, Stefano Stefani, di consegnare «tutta la documentazione riguardante le proprietà immobiliari e mobiliari della Lega o comunque intestate a rappresentanti o fiduciari del movimento politico». È quanto si evince dall'ordine di esibizione consegnato ieri dai magistrati al rappresentante del Carroccio. Gli inquirenti chiedono anche le «e-mail» che potrebbero essere utili a ricostruire la «gestione della tesoreria».

Nell'ordine di esibizione, consegnato ieri a Stefani, che si era presentato volontariamente in Procura assieme a Roberto Maroni, il procuratore aggiunto Alfredo Robledo e i pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, titolari dell'inchiesta sulle distrazioni dei fondi del Carroccio, chiedono alla Lega Nord «la consegna anche in copia» di «tutta la documentazione amministrativa, contabile, bancaria, utilizzata per la redazione del rendiconto annuale di esercizio e del bilancio» del partito «relativo agli anni 2008/2009/2010/2011».

Inoltre la Procura chiede di poter accedere a tutti i documenti che riguardano «le proprietà immobiliari e mobiliari della Lega o comunque intestate a rappresentanti o fiduciari del movimento politico ed in uso allo stesso ed ai suoi iscritti».
Inoltre si richiede la consegna di «note informali, appunti, e-mail e quant'altro di interesse investigativo ed utile alla ricostruzione dei conti e del patrimonio della Lega e comunque tutta la documentazione necessaria ad una completa ricostruzione della gestione della tesoreria». Documenti che «di volta in volta» saranno «individuati dai consulenti tecnici» nominati dalla Procura.

A Bologna partiranno a breve le audizioni - Partiranno a breve, forse già dalla prossima settimana, le prime audizioni nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Bologna su presunti fondi neri ed irregolarità nel bilancio della Lega Nord. Il fascicolo per il momento senza ipotesi di reato nè indagati è stato aperto a seguito di alcune accuse arrivate da ex leghisti 'epuratì perchè in dissenso con i vertici. Nello specifico i magistrati felsinei intendono far luce sulle dichiarazioni (a mezzo stampa) della ex tesoriera provinciale del Carroccio, Carla Rusticelli, (espulsa dal partito nel 2009) la quale ha parlato di pagamenti in nero per l'affitto di una sede. Previste verifiche anche su quanto denunciato pubblicamente dall'ex militante Alberto Veronesi (candidato alle regionali nel 2010) autore nel 2011 di due esposti (poi archiviati dalla Procura) in cui lamentava irregolarità nel bilancio della Lega Nord. Un nuovo esposto dell'ex leghista, arricchito di nuovi elementi, è già arrivato alla Procura di Bologna. E sarà proprio Alberto Veronesi, probabilmente, ad 'inaugurarè la 'sfilatà dei teste che saranno ascoltati nei prossimi giorni da inquirenti ed investigatori. Titolare del fascicolo è il pm Morena Plazzi, il magistrato dell'inchiesta meglio nota come 'Cinzia Gate' che portò alle dimissioni dell'ex sindaco di Bologna, Flavio Delbono.

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