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Questo articolo è stato pubblicato il 17 aprile 2012 alle ore 18:16.

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Il ddl sul pareggio di bilancio in Costituzione ha avuto il via libera definitivo dall'aula del Senato con i due terzi degli aventi diritto (cioè 214 su 321) necessari per evitare il ricorso al referendum confermativo. I sì sono stati 235, i no 11, gli astenuti 34. Hanno votato contro la Lega e l'Idv, si è astenuta Coesione Nazionale, a favore tutti gli altri gruppi. In dissenso dai rispettivi gruppi, Mario Baldassarri (Terzo Polo) che non ha partecipato al voto; Mauro Cutrufo (Pdl) e Massimo Garavaglia (Lega) che si sono astenuti. Il presidente del Consiglio Mario Monti è giunto a Palazzo Madama e ha preso parte, come senatore a vita, alla votazione finale del ddl costituzionale.

Sei articoli in tutto, per inserire nella Carta Costituzionale regole di taglio europeo sul pareggio di bilancio. Le nuove disposizioni costituzionali si applicano dall'esercizio finanziario relativo all'anno 2014.

L'articolo 138 della Costituzione prevede che le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali debbano essere approvate a maggioranza assoluta da ciascun ramo del Parlamento con due distinte deliberazioni, tra le quali devono intercorrere almeno tre mesi.Ecco, voce per voce, il contenuto del provvedimento costituzionale.

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