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Questo articolo è stato pubblicato il 22 aprile 2012 alle ore 15:43.

Una task force per la spending review. È la richiesta avanzata dal ministro, Piero Giarda, a Mario Monti durante un incontro venerdì scorso. Il ministro avrebbe anche evidenziato la necessità che sia Palazzo Chigi a scegliere la direzione lungo cui muoversi: vale a dire, se fermarsi alla spending review (assicurare i tagli ai ministeri ancora non realizzati) o andare oltre e decidere per ulteriori tagli. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento - secondo quanto si apprende - sta garantendo l'impegno per dare credibilità all'obiettivo del pareggio di bilancio in modo da rendere effettivi i tagli ai ministeri spesso di difficile attuazione tanto da portare a debiti fuori bilancio.

Tagli contabilizzati e non effettuati

Il lavoro preliminare alla spending review compiuto in questi mesi dal ministro Giarda ha evidenziato come in alcuni casi i ministeri si siano trovati con debiti fuori bilancio a causa, in gran parte, del fatto che è stata loro imposta una riduzione lineare delle risorse che talvolta ha colpito voci essenziali delle quali non si poteva fare a meno. Il risultato è stato che i tagli messi nero su bianco e contabilizzati ai fini del pareggio di bilancio non si sono realizzati e che ora per evitare il ricorso a nuove tasse è necessario fare in modo che le amministrazioni li compiano. Per fare ciò, diventa fondamentale individuare le aree dove poter risparmiare: un'operazione che richiede uno studio approfondito caso per caso.

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