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Questo articolo è stato pubblicato il 24 aprile 2012 alle ore 09:58.

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L'aveva già prefigurato meno di un mese fa al Sole 24 Ore (il 27 marzo scorso). Ora Pier Luigi Foschi si prepara davvero a lasciare gli incarichi operativi in Costa Crociere. Dall'1 luglio di quest'anno, il manager che ha guidato la compagnia per 15 anni dopo la vendita della famiglia Costa a Carnival corporation (l'azionista americano), che l'ha portata a essere leader in Europa e che, negli ultimi mesi, si è trovato a gestire il più grave incidente mai avvenuto a una nave da crociera moderna, il naufragio della Concordia, lascerà la carica di amministratore delegato.

Lo sostituirà Michael Thamm, attuale direttore generale di Aida, il brand tedesco di Costa. Questi assumerà l'incarico di ceo del gruppo, che comprende i marchi Costa, Aida e Iberocruceros (filiale spagnola).

Thamm entrerà, dunque, nel cda di Costa Crociere spa, trasferendosi a Genova. Foschi, peraltro, non uscirà dall'azienda: manterrà la carica di presidente del gruppo e continuerà a sedere nel board di Carnival.
Thamm, da parte sua, riporterà al cda di Costa che comprende, oltre a Foschi, Micky Arison e Howard Frank, rispettivamente presidente e ceo e vicepresidente di Carnival corporation. Michael Ungerer, dirigente senior di di Aida Cruises, viene nominato, invece, direttore generale del brand tedesco. Gianni Onorato continuerà a operare nel suo ruolo di direttore generale di Costa.

Foschi, 65 anni, è entrato in Costa nel 1997 come ad esecutivo (ceo) ed è stato nominato presidente nel 2000. In un quindicennio ha portato il fatturato del gruppo da 572,4 milioni di euro a 3,1 miliardi nel 2011 (+540 %), con utili positivi e in costante crescita negli ultimi dieci anni, tanto da condurre, nel 2010, il gruppo a essere tra le prime dieci società italiane per redditività (fonte: classifica Mediobanca 2010). Insomma una carriera sempre in ascesa con l'unico punto negativo del naufragio di Concordia, arrivato quando il manager aveva già deciso di lasciare il timone della compagnia. E proprio per questo, spiega una nota della compagnia, nel ruolo di presidente del cda, Foschi «continuerà a supervisionare e coordinare, per Costa Crociere, le relazioni con le autorità italiane e le associazioni di categoria, gli adempimenti che si riferiscono all'incidente della Costa Concordia, oltre ai numerosi progetti strategici in agenda che riguardano i diversi marchi del gruppo Costa».

Foschi, ha spiegato Arison, «in questi 15 anni ha trasformato Costa in un'azienda molto solida finanziariamente e di successo; a lui vanno quindi i nostri sinceri sentimenti di gratitudine e stima per l'eccellente lavoro. Allo stesso tempo, a Michael, che ha fatto un eccellente lavoro nel gestire Aida, diamo la nostra fiducia».

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