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Questo articolo è stato pubblicato il 25 aprile 2012 alle ore 10:52.

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«Non esistono scorciatoie o facili vie d'uscita per superare questa fase di crisi che è il frutto amaro di un lungo periodo in cui il sistema politico ci ha illuso di poter vivere al di sopra delle nostre possibilità». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, dopo aver visitato il Museo storico della Liberazione di via Tasso, a Roma. «Il rigore porterà gradualmente a una crescita sostenibile e al lavoro. Gli italiani lo sanno e stanno facendo grandi sacrifici», uno «sforzo» che «mi auguro sia compreso anche dalle forze politiche, economiche, sociali» perchè «tutti devono dare il proprio contributo».

Lavorare insieme nell'interesse del Paese
«Riusciremo a superare le difficoltà economiche e sociali se tutti, forze politiche, economiche, sociali e produttive, lavoreremo nell'interesse del paese e del bene comune», ha detto Mario Monti al museo di via Tasso tracciando un parallelo tra la Liberazione dai nazifascisti e l'attuale fase di crsi economica. Come l'Italia riuscì a liberarsi dall'occupazione nazifascista, ora deve imparare a liberarsi da «alcuni modi di pensare e di vivere» che le hanno finora impedito di pensare al futuro delle prossime generazioni. «Se allora il Paese chiedeva pace e democrazia, ora tutti, ad ogni livello, dobbiamo impegnarci per mettere in atto i principi del rigore, della crescita, dell'equità».

La Resistenza è uno dei pilastri della democrazia
La Resistenza è, con il Risorgimento, uno dei pilastri su cui sono fondate la nostra democrazia e nostra libertà, beni inalienabili dell'individuo», ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, dopo aver visitato il Museo storico della Liberazione di via Tasso, a Roma. «La visita di queste stanze è stata per me commovente: su queste pareti è testimoniata l'esperienza di chi ha sofferto per il Paese che ci richiama al fatto che il 25 Aprile è la Festa di Liberazione di tutti gli italiani».

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