Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 09 maggio 2012 alle ore 19:21.
L'ultima modifica è del 09 maggio 2012 alle ore 17:21.

My24

È «un dovere etico e politico» per il premier spiegare il significato della frase «conseguenze umane» della crisi e a chi ne riferisse le cause. Lo chiedono in un'interrogazione 42 parlamentari del Pdl che mettono in relazione la frase con i suicidi che si stanno verificando in Italia. Tra i firmatari dell'interrogazione, il vice presidente del gruppo alla Camera, Maurizio Bianconi, gli ex-ministri Renato Brunetta, Maria Stella Gelmini, Giorgia Meloni, e i deputati Viviana Beccalossi, Pietro Laffranco, Michele Scandroglio e Marcello De Angelis, direttore de Il Secolo d'Italia. (Ansa)

Dirigenti di partito, giornali di riferimento e base elettorale. Il pressing su Silvio Berlusconi perché il Pdl decida una svolta, anche in rapporto al Governo Monti, arriva da più parti nel centrodestra. Dopo il risultato delle amministrative lo stato maggiore del partito sta studiando le contromisure per riportare il Pdl alle percentuali delle elezioni 2008. E Silvio Berlusconi starebbe pensando a una federazione di moderati per riconquistare, nelle intenzioni, quei voti che sarebbero rimasti senza punti di riferimento.

Mentre Vittorio Feltri e Maurizio Belpietro sferzano il Pdl a «salutare la maggioranza scellerata» e fare «una rivoluzione», anche la base sui social network punta il dito contro il Governo Monti. «Va cacciato a calci, non si può risolvere tutto con numeretti e giocare sulla pelle degli italiani», è uno dei commenti postati su Spazio Azzurro. Un altro dice: «Totale del Pdl volete capirla che dovete abbandonare quel vampiro MM?».

Agli elettori del centrodestra non sono andate giù le dichiarazioni del presidente del Consiglio sulla crisi e «le conseguenze umane» che «dovrebbero far riflettere chi ha portato l'economia in questo stato». Un post (su Spazio Azzurro) domanda: «Chi ha provocato questa situazione: i governi o l'elite bancaria di cui Monti fa parte?» E un altro: «Chi è la causa di questa crisi ... già ma chi è? Forse i banchieri amici di Monti?»

Il presidente del Consiglio oggi ha chiarito che «il governo precedente ha fatto molto in termini di riforme strutturali ma noi crediamo, così come lo credono i mercati e la Ue, che l'Italia ora debba fare di più». Pesano nel Pdl i risultati delle amministrative. Lo dice chiaramente il coordinatore Ignazio La Russa: «Abbiamo ritenuto che fosse giusto fare una parentesi, accantonando una polemica preventiva che ha caratterizzato il governo Berlusconi. Questo lo riteniamo giusto ma ci è costato tantissimo».

Aldo Brancher e Giuliano Urbani spronano il partito al rinnovamento, ci vogliono maggior ordine e disciplina, dice Brancher, mentre Urbani avverte: «servono programmi convincenti». Ancora più esplicita Daniela Santanché che ha invitato Alfano e Berlusconi a decidere «se stare con la nostra gente o con Monti, con il Popolo della Libertà o con il Governo dello stato di polizia fiscale».

Alcuni siti scrivono di un colloquio con Maurizio Lupi e Paolo Romani per le dimissioni del segretario, Angelino Alfano, ma i due diretti interessati definiscono la notizia «tanto infondata da essere superfluo rinnovare la nostra fiducia nel nostro segretario».

Che «il Pdl così come la leadership di Angelino Alfano» non siano «affatto finiti» lo dice il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni secondo il quale il partito «deve solo riformarsi». Anche Fabrizio Cicchitto e Gianfranco Rotondi difendono il segretario. Mentre per Mario Mauro, capodelegazione del Pdl al Parlamento Ue, «è indispensabile riaprire la discussione tra i moderati in Italia per arrivare ad un nuovo contenitore».

Quale sarà da qui in poi il comportamento del partito con il Governo lo chiarisce La Russa: «Leali a Monti ma non è possibile che i progetti del Governo vadano spesso contro i valori del Pdl». Le priorità: lavorare sull'Imu e «impegnarci affinché nei prossimi anni non venga più pagata la tassa sulla prima casa».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi