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Questo articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2012 alle ore 16:49.
«Non possiamo permettere che poche oligarchie finanziarie affamino l'Europa con giochi di borsa». Questa la reazione del presidente Enrico Rossi all'ennesima notizia di un suicidio di un disoccupato, che si è tolto la vita in Toscana. «Queste oligarchie stanno mettendo sul lastrico l'Europa - ha proseguito il presidente - attaccano i fondi sovrani e lo stato sociale. Le persone sfinite dalle disperazione sono sempre più numerose. Bisogna trovare il modo di fermare tutto ciò».
«Si cominciano a intravedere anche cose positive - ha detto Rossi - che alimentano la speranza. Penso ad esempio a quanto accade in Francia dove si fa sentire la voce di chi chiede un cambiamento. Mi è parso anche di sentire un qualche effetto nella parole pronunciate ieri dal presidente del consiglio Monti. Ma sempre poco e sempre all'ultimo momento. Non ci possiamo permettere prima la Grecia e poi l'Italia».
«Un secondo punto riguarda la Toscana - ha aggiunto il presidente - La nostra regione è ricca di presenze istituzionali, di associazioni di volontariato, di parrocchie. Il civismo è diffuso tra la gente. Chi è in difficoltà non deve sentirsi solo, perchè c'è chi è in grado di aiutare, di assistere, di confortare. Bisogna assumere l'idea che si può non avere successo economico ed essere ugualmente persone degnissime e rispettabili. Che non ci si deve vergognare. Poi, di fronte al mistero della morte, si resta muti».
«Visto che anche il Governo Monti sta facendo spending review potrebbe adottare un provvedimento come già fatto dalla Toscana, e tagliare del 20% il parco macchine», ha concluso Rossi presentando oggi alcuni dati sul diritto allo studio. «Tagliare il 20% - ha aggiunto - è una misura possibile. Quando poi si va ad acquistare una nuova macchina - ha aggiunto - si potrebbe magari scegliere un modello più economico invece di uno più costoso, come la Lancia Delta 1.6 che costa 25 mila euro».
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