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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2012 alle ore 17:00.
L'ultima modifica è del 15 maggio 2012 alle ore 16:32.

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Paola Severino (Reuters)Paola Severino (Reuters)

I deputati del Pdl, dell'Udc e di Fli hanno approvato in commissione Giustizia alla Camera - con parere favorevole del Governo - un emendamento del deputato del Pdl Manlio Contento al testo sul falso in bilancio che di fatto svuota la proposta di legge dell'Idv, che arriverà in aula il 28 maggio. Interviene il ministro della Giustizia Paola Severino: sul falso in bilancio erano state date al sottosegretario Salvatore Mazzamuto «tutte le schede necessarie a fornire i pareri agli emendamenti presentati». «Se errore c'è stato - continua il ministro -, nel senso che il Mazzamuto non ha letto per intero la scheda fornitagli si porrà rimedio in aula».

Il capogruppo del Pdl: la detenzione passa da due a tre anni
«Con il nostro emendamento resta di fatto l'attuale formulazione della legge in vigore sul falso in bilancio alzando però la detenzione dai 2 ai 3 anni», spiega il capogruppo del Pdl in commissione Enrico Costa, che poi aggiunge: «non eravamo d'accordo con il testo dell'Idv perchè era troppo generico e vago». In una conferenza stampa congiunta Pd e Idv chiedono al Governo di chiarire la sua posizione su questa questione.

Approvato l'emendamento del deputato Pdl Manlio Contento
L'emendamento presentato dal deputato Pdl Manlio Contento è stato approvato con 14 voti favorevoli e 12 contrari. Riporta la norma alla logica dell'attuale legge («reato di danno e non di pericolo», hanno spiegato i deputati azzurri al termine della seduta). Di fatto, è una riscrittura che cancella l'iniziativa dell'Idv. La seduta è terminata dopo questo voto. Sull'emendamento Contento il Governo ha dato parere favorevole, pur avendo dato parere favorevole (con riformulazione) anche a una proposta del Pd che invece, secondo le indicazioni fornite dai rappresentanti del Pd, mantiene la logica proposta dall'Idv. All'uscita dalla commissione, il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, primo firmatario della proposta di legge, ha ricordato che «questo ddl non esiste più» e ha chiesto al ministro Severino «di pronunciarsi immediatamente su quale strada intenda intraprendere, se vuole mantenere le leggi ad personam».

Il sottosegretario: ho dato parere legislativo
Il sottosegretario Salvatore Mazzamuto, presente in luogo del ministro della Giustizia Paola Severino attualmente in missione negli Stati Uniti, si è limitato a commentare: «Ho fatto quello che mi è stato chiesto, ho dato i pareri formulati dall'ufficio legislativo, per ogni altra cosa rivolgetevi al ministro».

Fli: indotti all'errore dal Governo
«Non abbiamo affossato niente - replica il deputato del Pdl Contento -. Abbiamo solo fatto la nostra proposta». Mentre Idv e Pd attaccano il Governo per il parere favorevole, la capogruppo di Fli in commissione Giustizia, Angela Napoli, si giustifica: «oggi - spiega in una nota - siamo stati condotti in errore, assecondando il parere del governo, e abbiamo di fatto modificato il primo articolo del provvedimento in discussione». Napoli assicura che l'errore «verrá sicuramente non solo modificato allorchè il provvedimento giungerá in aula, ma verrá risarcito attraverso il dovuto comportamento sugli emendamenti rimasti in modo che venga salvaguardata la bontá del ripristino del falso in bilancio».

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