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Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2012 alle ore 16:03.

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È la prima volta che prende in considerazione l'ipotesi delle dimissioni. «Se qualcuno dimostrasse che Daccò ha avuto vantaggio dai rapporti con me, mi assumerò le mie responsabilità e mi dimetterò». Il presidente della Lombardia Roberto Formigoni commenta così le ammissioni ai magistrati del faccendiere-lobbista con cui ha trascorso in amicizia vacanze ai Caraibi. Il Governatore lombardo tiene però a ribadire: «Daccò non ha avuto nessun vantaggio dal fatto di conoscermi» e nessuno, avverte Formigoni, riuscirà a dimostrare il contrario. In ogni caso, continua, si tratta di «un imprenditore che lavorava soprattutto all'estero», un «incensurato», con il quale non ho «mai parlato di lavoro».

«Ho pagato io, Roberto non mi ha restituito nulla»
La Repubblica ha pubblicato le dichiarazioni di Daccò, in occasione dell'interrogatorio che ha avuto sabato scorso. «Da anni, da giugno a settembre - ha spiegato il faccendiere - lo yacht "Ad Maiora" è a disposizione di Formigoni... Il presidente è stato mio ospite per tre capodanni ai Caraibi, non mi ha restituito nulla...». «Le vacanze le ho sempre pagate io - ribatte il presidente della Regione Lombardia -. Confermo tutto quello che ho detto nei mesi scorsi, ma evidentemente non mi metto a discutere e a contraddire una persona che è in carcere da oltre 6 mesi». Secondo il Governatore non c'è stato alcuno sperpero di denaro.

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