Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 giugno 2012 alle ore 17:39.
L'ultima modifica è del 04 giugno 2012 alle ore 14:04.

My24
Giorgio Squinzi (Ansa)Giorgio Squinzi (Ansa)

La riforma del lavoro? «Mi auguro che il passaggio nei due rami del Parlamento» faccia sì che «sia modificata e resa più vicina alle esigenze delle imprese». Il Dl sviluppo che mercoledì dovrebbe andare in consiglio dei ministri? «Le nostre aspettative sono tantissime. Il nostro Paese ha bisogno di semplificazione, di rimettere il manifatturiero al centro di tutto. Ci sono tanti modi per farlo. Noi non chiediamo aiuti particolari o incentivi, ma che ci sia da parte di chi ci governa un'attenzione ai nostri problemi, per poterci mettere in condizione di operare al meglio di noi stessi». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, parlando a margine della conferenza dell'Associazione di Firenze. «Non possiamo ancora esprimere giudizi - ha aggiunto Squinzi - perchè mi pare che ogni ora cambiano i contenuti: daremo un giudizio definitivo quando avremo l'ultima versione». Nel pomeriggio il numero uno di Viale dell'Astronomia interviene all'assemblea generale di Confindustria Modena.

Il presidente di Confindustria al sindaco di Firenze: «Voterei per lei»
«Io non voto a Firenze. Ma se votassi a Firenze voterei per lei». In apertura del suo intervento, Squinzi si è rivolto al sindaco di Firenze, Matteo Renzi: «È veramente una persona che ha delle idee - ha aggiunto il presidente di Confindustria - e molte delle idee che ha espresso il sindaco corrispondono esattamente alle mie».

Squinzi: «Riforma del lavoro molto deludente»
Una battuta il numero uno degli industriali l'ha dedicata alla riforma del lavoro: «Quello che si è visto finora - ha ricordato Squinzi - è molto deludente». «La riforma - ha continuato il presidente di Confindustria - ha tolto molto in flessibilitá in entrata senza dare quasi cambiamenti nella flessibilitá in uscita». «Mi auguro - ha concluso Squinzi - che nel passaggio dei due rami del Parlamento la riforma sia modificata e resa più vicina alle esigenze delle imprese».

«Il rinascimento industriale è alla nostra portata»
Secondo Squinzi «c'é un rinascimento industriale alla nostra portata». Quattro i dossier sui quali «lavoreremo come Confindustria»: energia, credito, edilizia e meccanica. Le imprese, ha spiegato Squinzi, non chiedono incentivi ma la possibilità di lavorare «con una velocità e capacità di adeguamento alla realtà».

«Il vero debitore moroso è lo stato»
«Non è degno di un paese civile avere uno Stato che è in debito con le imprese di almeno 90 miliardi di euro. Il vero debitore moroso - ha ricordato il numero uno di Viale dell'Astronomia - è lo Stato, che deve mettersi in pari».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi