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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2012 alle ore 08:48.

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(Ansa)(Ansa)

Il terremoto si allontana dall'Emilia e scende verso la Romagna con una nuova scossa, registrata all'alba di questa mattina alle 6.08 al largo della costa, davanti a Ravenna. 4,5 la magnitudo della scala Richter e 25 i chilometri di profondità dell'evento sismico registrati. La scossa, arrivata dopo una notte di relativa calma nelle province di Modena e Ferrara, è stata distintamente percepita anche a Bologna e sul litorale marchigiano. Secondo i primi riscontri della Protezione Civile non ci sono stati danni a cose o persone. Resta però la sensazione inquietante di un fenomeno incontrollabile: come un serpente che si muove sotto terra e di cui non si conoscono né la testa, né la coda. Si sa che c'è ma non lo si riesce a localizzare, né a fermare.

Più a nord, intanto, in terra d'Emilia si aggiorna ancora il bilancio della vittime che arriva a 26. Non ce l'ha fatta a sopravvivere nemmeno Liviana Latini, la sessantacinquenne di Cavezzo, che era stata estratta viva dalle macerie di casa sua, il 29 maggio, dopo 12 ore dal crollo. Troppo importanti le lesioni riportate: la donna è morta all'ospedale di Baggiovara. E poche ore prima lo stesso destino era toccato a Sandra Ghedini, 46 anni di Cento, che era stata colpita in strada da dei calcinacci, sempre nella stessa scossa del 29 che fece registrare ai sismografi un'intensità 5.8 gradi della scala Richter. Ancora in pericolo di vita, infine, due donne ricoverate all'ospedale di Baggiovara e un uomo che si trova in rianimazione all'Ospedale Maggiore di Bologna.

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