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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2012 alle ore 15:58.

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«Io, Massimo Marchiori, vi spiego perché lascio Volunia»«Io, Massimo Marchiori, vi spiego perché lascio Volunia»

Così, mi sono fidato, accettando di non essere il numero uno. Mi sono occupato di quello che era fondamentale: la direzione tecnica di Volunia.

Una direzione tecnica dovrebbe realizzare in completa autonomia le proprie idee innovative, nella maniera migliore ed il più efficientemente e rapidamente possibile. Così sarebbe ovviamente dovuto essere. Ma non è andata così, ed i risultati si sono visti.
Finora non ho parlato, sopportando molte avversità per il bene ultimo del progetto, ma gli ultimi avvenimenti mi impongono di intervenire.

Le critiche
Con il lancio di Volunia, e successivamente, ci sono state molte critiche: sia per quanto riguarda il lato tecnico, sia per la comunicazione/marketing, la gestione e il rapporto con gli utenti.

Sul lato tecnico due critiche principali: ma com'è possibile che vi presentiate con un motore di ricerca così scarso rispetto a Google e con una grafica ridicolmente anni '80? Tutto questo proprio nel progetto nato e creato da una persona che lavora sui motori di ricerca da una vita, e che vive e crea tecnologie per il mondo Web da quando quest'ultimo è nato!
La risposta a questo apparente paradosso è semplice.

Il motore
Il progetto iniziale - per come lo avevo concepito già anni fa - non hai mai avuto un motore di ricerca proprietario. Il nome in codice era "metamaps", e la comprensione di tutto sta nel nome, appunto: meta. Un metalivello, perché è questa la chiave: essere su di un livello superiore, e riusare l'informazione presente nei livelli sottostanti. I motori di ricerca sono stati il primo esempio di metalivello di successo, rispetto al Web. Metamaps doveva andare oltre, essere il "livello 2" e quindi stare sopra al web ed anche ai motori.
Certo idee per fare un motore di ricerca semantico e non solo, soprattutto diverso da quelli esistenti, le ho da tempo. Ma il progetto metamaps, che ora in una piccola parte conoscete come Volunia, è ambizioso e richede tempo, risorse ed attenzioni. Fare un motore di ricerca proprietario è tutt'altra cosa che necessita di tempo e risorse completamente dedicate, ed ha alti gradi di difficoltà: e non si possono voler fare insieme tutte e due le cose.
Ciononostante, il termine "motore di ricerca" attira di più, specie i non addetti ai lavori, che non "metalivello". E - contro il mio parere- è stato introdotto nel progetto l'elaborazione di un motore di ricerca proprietario.
Si tratta di un motore a cui ho lavorato usando il poco tempo che mi restava dopo tutti gli altri impegni e, lo ammetto, anche controvoglia:un compromesso per il bene di un progetto. Anche se ero dell'opinione che non c'era il tempo nè le risorse per renderlo anche solo comparabile agli altri motori, Google in primis.

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