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Questo articolo è stato pubblicato il 13 giugno 2012 alle ore 12:14.

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Il presidente del Consiglio sollecita i partiti che lo sostengono a «un'intensificazione dell'azione per quanto riguarda i provvedimenti che sono nelle Aule e nelle commissioni per portarli a termine nel più breve tempo possibile».

Mario Monti, come riferisce lui stesso nel corso dell'informativa alla Camera sull'ultimo Consiglio europeo, lo ha chiesto nel vertice a quattro di ieri sera con i leader dei partiti che lo appoggiano, Angelino Alfano (Pdl), Pier Luigi Bersani (Pd) e Pier Ferdinando Casini (Udc). Il premier auspica uno scatto in avanti e, per superare le difficoltà del momento, vuole che gli sforzi in italia e nell'Unione europea siano raddoppiati.

«Lo faremo», promette Angelino Alfano riferendosi all'approvazione dei provvedimenti pendenti in Parlamento . «A cominciare da oggi. Talvolta li condivideremo fino in fondo e li voteremo con maggiore entusiasmo e convinzione, altre non condividendoli a pieno e fidandoci della regia da lei avuta». Il segretario Pdl ricorda però al presidente del Consiglio che, per esempio sul mercato del lavoro, non è stata fatta una scelta di velocità perché altrimenti sarebbe stato fatto un decreto «e noi lo avremmo sostenuto con un percorso più celere».

Poi invita Monti a dire «al cancelliere Angela Merkel che se va avanti nella direzione» degli egoismi «il Parlamento italiano potrebbe avere una reazione negativa al suo atteggiamento». «Temiamo - rivela - che a capo degli egoismi in Europa ci sia la Germania». Alfano sottolinea anche la necessità di cambiare il mandato della Bce in modo che si avvicini al modello della Fed negli Stati Uniti.

«Garantiamo la sua azione e il sostegno pieno, consapevoli del momento, come sempre é stato in questi mesi mesi», assicura Pier Luigi Bersani. Che non nega le difficoltà del suo partito dovute all'opera di mediazione con l'elettorato rispetto a politiche di forte rigore, ma non siamo - dice - «una palla al piede» per il Governo. Quello che il segretario Pd chiede è un cambio di passo netto e urgente perchè in caso contrario non si vede come l'Euro possa sopravvivere. «Non c'è più tempo per gradualismi e non c'è neanche più tempo di recriminazioni tra la Germania e i Paesi periferici» secondo Bersani. Che da Monti si aspetta «un po' di investimenti subito», perché «ci vogliono subito un po' di soldi per la domanda interna».

Pier Ferdinando Casini propone una mozione unitaria del Parlamento italiano «per supportare il premier Monti nel chiedere più Europa, perchè al di fuori di questo non c'è scampo, nè possibilità di potersi salvare». Ai centristi, dice «non sfugge il fatto che oggi non é facile appoggiare questo Governo», ma l'Udc resta convinto di esercitare il proprio mandato sostenendo «lo sforzo che sta facendo (l'Esecutivo, ndr) per ridare dignità alla nostra azione in Europa». Casini pensa però che nuove manovre in questo momento non servano, «ancora più rigore - sottolinea - ci ucciderebbe. Non possiamo fare nuovi sforzi oltre quelli che già stiamo facendo». E sull'incontro di ieri sera con il presidente del Consiglio precisa: «Non è vero che Monti ha messo in riga i partiti», perchè «noi stiamo servendo il Paese nel modo più conscio alle attese degli italiani».

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