A Bologna grandi chef uniti per l'Emilia terremotata
di Deborah Dirani20 giugno 2012
1. Massimo Bottura e Marcello Leoni uniti per Cucine Aperte
Massimo Bottura (osteria Francescana) e Marcello Leoni (Ristorante Leoni)
In testa a tutti c'è lui, il numero uno degli chef italiani: Massimo Bottura, il genio del tortellino, diventato tra le sue mani capolavoro degno di una dea (magari proprio quella Venere dal cui ombelico la leggenda narra abbia tratto la propria forma). Modenese Bottura, come modenesi, ferraresi e reggiani, sono i suoi colleghi chef che nel terremoto hanno visto crollare i propri ristoranti e in tanti casi i propri sogni. Così quando Marcello Leoni, titolare del ristorante Leoni di Bologna, ha messo in piedi Cucine Aperte, cena benefica per aiutare proprio quegli chef danneggiati dal sisma, Bottura (anche se nono solo lui) ha alzato la mano e risposto presente.
A cucinare per i 90 commensali che hanno pagato come minimo 120 euro (spesi bene da qualunque parte si voglia considerare la faccenda) per sedersi a un tavolo del ristorante Leoni c'erano, comunque, anche loro: gli chef terremotati. Ecco le loro storie.
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