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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2012 alle ore 19:10.
L'ultima modifica è del 23 giugno 2012 alle ore 15:21.

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«Dunque, Lusi ha cambiato nuovamente la versione delle sue menzogne. Prima ha confessato di essersi impadronito di 12,9 milioni della Margherita per fare operazioni immobiliari ad esclusivo beneficio proprio. Poi ha sostenuto allusivamente di aver fatto queste ruberie nell'ambito di un ‘mandato fiduciario' del gruppo dirigente del partito - smentito dalla moglie, che ha ammesso che il disegno era di appropriazione a beneficio della famiglia. Oggi, ammetterebbe di avere rubato un tot di milioni per sé, ma afferma nientemeno che ville e appartamenti, beni in Canada, a Roma, Genzano, Capistrello, Ariccia, tutti intestati a sé e ai familiari, erano accumulati per conto di una cosiddetta 'corrente rutelliana'!». Non si è fatta attendere la risposta di Francesco Rutelli, ex leader della disciolta Margherita, alle dichiarazioni del senatore Luigi Lusi, rese a Rebibbia ai magistrati.

Rutelli: Lusi è un calunniatore
È un attacco diretto all'ex tesoriere della Margherita, che continua a dichiarare di aver agito per conto della corrente rutelliana. «In verità - prosegue Rutelli - la lettura dei titoli di molti giornali pone un problema grave: da ormai 5 mesi, non contano rigorose precisazioni né analitiche confutazioni basate sui fatti (oltre alle severe autocritiche sui controlli dei bilanci); sembra non contare neppure la solidità dell'impianto accusatorio dei Pubblici ministeri, convalidato dal Gip e dal Tribunale del Riesame. Molta stampa continua a dare credito al ladro, ingannatore e calunniatore, evidentemente ignara di doveri deontologici e giuridici. Qualunque cosa dica; in qualunque modo si contraddica; qualunque calunnia profferisca, Lusi ottiene titoli distruttivi per l'onorabilità di persone perbene. Egli non è credibile? La verità finisce comunque schiacciata sotto le menzogne del calunniatore. Egli sa di poter diffamare e mentire: le sue palesi menzogne saranno comunque amplificate. Il suo percorso di uomo libero si è fermato. Ma quanto a lungo durerà il tormento delle sue vittime?».

Lusi: gli investimenti li ho fatti per la corrente rutelliana
«Tutti gli investimenti immobiliari che ho fatto dal 2007 in poi li ho fatti per conto della corrente rutelliana, c'era un preciso patto fiduciario». Ha ricordato il patto spartitorio 60-40, del quale aveva già parlato. Oltre sette ore di interrogatorio con l'obiettivo di dimostrare che lui sì ha compiuto fatti, ma che era solo l'anello di una catena, inserito in un sistema. Il senatore Luigi Lusi dopo tre giorni di carcere, in maniche di camicia e "sereno" - come lo annunciano i suoi difensori - ha ribadito ieri la sua verità davanti al gip Simonetta D'Alessandro e agli inquirenti della Procura di Roma che hanno chiesto e ottenuto il suo arresto per l'ammanco da oltre 22 milioni di euro dalle casse della Margherita. Il senatore è nel carcere di Rebibbia dopo il via libera dell'assemblea di Palazzo Madama, in base all'ordinanza di custodia del 3 maggio scorso diventata esecutiva.

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