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Questo articolo è stato pubblicato il 05 luglio 2012 alle ore 12:35.

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Spending review: salvi i mini-ospedaliSpending review: salvi i mini-ospedali

Dopo una riunione fiume durata oltre sette ore nel cuore della notte il Consiglio dei ministri ha varato il decreto legge sulla spending review che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale oggi stesso. «Abbiamo fatto notte - ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà - proprio per andare in Gazzetta oggi stesso». Il risparmio della spending review «sarà di 4,5 miliardi per 2012, di 10,5 miliardi per 2013 e 11 miliardi per 2011», ha detto il premier Mario Monti nel corso della conferenza stampa. L'aumento dell'Iva di due punti slitta a luglio 2013. Sono stati salvati i piccoli ospedali, sono state dimezzate le province.

Nelle prossime settimane un altro decreto
Nelle prossime settimane sarà emanato un ulteriore decreto sulla spending review che riguarderà «le agevolazioni fiscali e la revisione strutturale della spesa e dei contributi pubblici, sulla base delle relazioni fatte da Amato e Giavazzi», ha detto il presidente del Consiglio.

Fondi per le zone terremotate
Nel decreto sulla spending review sono previsti stanziamenti per le zone colpite dal terremoto, ha detto il premier, ricordando che sono già stati stanziati 500 milioni con un precedente decreto legge. Il premier ha anche precisato che con la spending review saranno stanziati un miliardo per il 2013 e un miliardo per il 2014.

Clausola di salvaguardia per altri 55mila esodati
Grazie al risparmio ottenuto dalla spending review «sarà possibile estendere la clausola di salvaguardia in materia pensionistica prevista dal decreto legge "Salva Italia" ad altri 55mila soggetti, anche se maturano i requisiti per l'accesso al pensionamento successivamente al 31 dicembre 2011». Palazzo Chigi precisa che «complessivamente, l'importo a favore dei lavoratori salvaguardati é di 1,2 miliardi (a partire dal 2014)».

Slitta a luglio 2013 l'aumento dell'Iva
L'aumento dell'Iva di due punti sulle aliquote al 10 e al 21%, inizialmente previsto da ottobre 2013, scatterà dal primo luglio 2013 e fino al 31 dicembre 2013. Dal 2014 anziché scattare l'aumento di 0,50 punti percentuali, l'Iva fa un passo indietro e scende dal 12 all'11% e dal 23 al 22 per cento. È stato eliminato, inoltre, l'ulteriore incremento di 0,5 punti percentuali previsto a partire dal 2014. Il testo precisa che non si darà luogo agli aumenti dal 2013 se entro il 30 giugno 2013 saranno state tagliate le agevolazioni fiscali con un risparmio di spesa per 6.600 milioni di euro.

Salvati i mini-ospedali
Dopo una giornata caratterizzata da bozze contrastanti sul tema dei mini- ospedali è giunto nella notte il salvataggio. In oltre sette ore di confronto, raccontano diversi partecipanti, che ha portato al salvataggio dei mini-ospedali compensato con l'abbassamento del tetto di spesa al 4,8% per i dispositivi medici, il pacchetto di misure è passato sotto la lente d'ingrandimento dei responsabili dei dicasteri con il presidente del Consiglio che ha posto come condizione vincolante il rispetto rigoroso degli obiettivi dei tagli. «Non esistono liste di ospedali da chiudere, né nessuno le sta predisponendo», aveva precisato ieri pomeriggio, in una nota, il ministero della Salute.

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