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Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2012 alle ore 18:14.

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Nella foto il neo segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, durante la conferenza stampa che ha tenuto nella sede del partito in via Bellerio a Milano (Ansa)Nella foto il neo segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, durante la conferenza stampa che ha tenuto nella sede del partito in via Bellerio a Milano (Ansa)

Roberto Maroni lo dice apertamente: il Carroccio punta a prendere la guida della Lombardia, resta da decidere quando. Il segretario federale lo ha spiegato in una conferenza stampa in via Bellerio nella quale sono stati presentati i suoi tre vice. I lumbard ribadiscono l'intenzione di essere «egemoni al nord», creando una sorta di macroregione con un «patto federativo». Che abbia tra le priorità: la questione fiscale, il patto di stabilità e gli esodati, ai quali nelle intenzioni della Lega andrebbe assegnato un sostegno al reddito.

Il compito di portare i suoi all'egemonia in Lombardia Maroni lo ha affidato anzitutto al segretario della Lega lombarda, Matteo Salvini. «Come fare e quando spetta a lui deciderlo», ha riferito il segretario federale. Ma l'alleanza con il Pdl (per ora) non è in pericolo, perché il Carroccio, nelle regioni dove governa con i pidiellini, «tiene fede alla parola data», ma vuole «risultati». La sfida, è quella del 2010, «arricchita di contenuti».

Nella squadra di Maroni ci sono: Federico Caner, trevigiano classe 1973, che sarà il vice vicario con il compito di costruire la scuola di formazione della Lega Nord; Elena Marcanti, torinese del 1971, assessore della giunta Cota, sarà la coordinatrice degli enti locali e il deputato bergamasco Giacomo Stucchi (1969) avrà la responsabilità dell'ufficio politico. Ci sarà poi un regolamento del consiglio federale che determinerà le incompatibilità nella Lega tra incarico politico e incarico istituzionale.

L'ufficio sarà composto da 11 dipartimenti e i nomi dei responsabili saranno annunciati lunedì prossimo al consiglio federale. Previste due consulte, una dedicata agli amministratori locali e una a identità, lingue e consulte mondiali, aperte ai contributi di tutti, (non leghisti inclusi). È «come una volta era la Lega - ha sottolineato il segretario federale -, la riorganizzazione è un ritorno al futuro».

Quanto a Pontida, «non sarà mai cancellata» e lunedì prossimo il consiglio federale deciderà la data del nuovo raduno, ha annunciato Maroni. Che ha rilanciato le proposte da presentare sotto forma di emendamento al decreto sviluppo, a partire dalla richiesta di un intervento del Governo «sulle banche, che prendono i soldi della Bce all'uno per cento e li usano per comprare titoli di Stato per patrimonializzarsi, anziché darli come credito alle imprese che ne hanno bisogno».

Maroni ha spiegato che l'immagine di Umberto Bossiè sparita dal sito della Lega per alcuni giorni solo un problema tecnico, non c'era - ha precisato l'ex ministro - nessuna volontà politica di rimuovere il Senatur. E proprio la rete è il canale sul quale i Lumbard più puntano in questa fase: la Lega Nord 2.0 avrà un nuovo portale dove si integreranno radio, tv e il quotidiano La Padania. Ci sarà anche una intranet per i militanti, che diventerà l'organo ufficiale. Il tutto partirà entro la fine del mese, sotto la guida di Davide Caprini che avrà la responsabilità del dipartimento media e informazione. Obiettivo: «Dare un messaggio univoco visto che spesso l'entusiasmo dei nostri militanti e dirigenti può creare confusione perché ci sono posizioni diverse».

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