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Questo articolo è stato pubblicato il 18 luglio 2012 alle ore 13:49.

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Avrebbe chiesto milioni e milioni di euro al suo grande amico Silvio Berlusconi in cambio del silenzio sui presunti rapporti tra l'imprenditore milanese e la mafia palermitana. È l'accusa con cui si apre per il senatore Marcello Dell'Utri un nuovo fronte giudiziario: questa volta è indagato per estorsione. Così il giorno in cui riprende il processo per concorso esterno in associazione mafiosa sulla base della decisione della Corte di cassazione che ha annullato con rinvio la sentenza d'Appello che condannava il senatore Dell'Utri a 7 anni arriva la notizia di un procedimento già stato avviato. È proprio il movimento di denaro sui conti di Dell'Utri e Berlusconi avvenuto a ridosso della sentenza della cassazione (il 9 marzo di quest'anno) avrebbe spinto i magistrati palermitani ad aprire un nuovo fascicolo di inchiesta.

Sale così ancora la temperatura giudiziaria nel capoluogo siciliano (e anche quella ambientale visto che il presidente Raimondo Lo Forti è stato costretto a cambiare aula per proseguire la prima udienza del nuovo processo a Dell'Utri): i magistrati palermitani, che già avevano notificato il 9 luglio la convocazione per lunedì scorso all'ex premier Silvio Berlusconi come persona informata sui fatti (il leader del Pdl non si è presentato perché aveva già un impegno pubblico) avevano inviato contestualmente una convocazione a Marina Berlusconi, oggi al vertice di Mediaset e della Mondadori: secondo alcune indiscrezioni marina era stata convocata per lunedì scorso insieme al padre ma anche lei ha fatto sapere ai pm di avere impegni già fissati per la data indicata in quanto si sarebbe trovata all'estero. La figlia dell'ex premier si dovrà presentare il 25 o il 26 di luglio.

Dalle indagini sui conti del senatore Marcello Dell'Utri, che è anche indagato per la trattativa Stato-mafia, sarebbe emerso che il politico avrebbe ricevuto denaro anche da conti riconducibili a Marina Berlusconi. Negli anni il senatore, sotto processo per concorso in associazione mafiosa e ora indagato per estorsione all'ex premier, avrebbe ricevuto dal fondatore di Forza Italia decine di milioni di euro. In particolare l'attenzione dei magistrati è focalizzata sulla vendita, per 20 milioni di euro, della villa di Dell'Utri sul lago di Como a Silvio Berlusconi. I magistrati hanno dubbi sulla congruità del prezzo, considerato che una perizia del 2004 aveva stimato il valore dell'immobile in nove milioni e trecentomila euro.

«Sono portatore sano di cancro giudiziario» ha commentato il senatore Dell'Utri, presente alla prima udienza del nuovo processo per concorso esterno – . Pure l'accusa di estorsione, adesso mi manca solo l'accusa di pedofilia e le abbiamo tutte. La verità è che questi pm sono malati, sono morbosi». E a chi gli chiedeva se l'accusa corrisponda a vero Dell'Utri ha replicato: «Ma lei fa la pm o la giornalista? Questo è un processo politico, è la verità. Non l'avete ancora capito? Ho la stoffa del pm, se vado in galera comincio a studiare per fare il magistrato».

Sulla convocazione di Berlusconi ha poi detto: «Non ne so niente... non leggo i giornali. Ho solo intravisto la notizia sfogliando questa mattina l'iPad».

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