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Questo articolo è stato pubblicato il 24 luglio 2012 alle ore 17:29.

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Sarà eliminato dal decreto spending review il taglio dei fondi alla ricerca da 30 milioni di euro per il 2012. Lo ha detto il relatore Gilberto Pichetto Fratin, che sta lavorando col governo per presentare gli emendamenti in commissione Bilancio al Senato. «Salterà il taglio dei fondi alla ricerca, 30 milioni per quest'anno», ha affermato il senatore del Pdl a margine dei lavori a Palazzo Madama. Si sta ancora ragionando, invece, per trovare una soluzione definitiva alla questione del credito di imposta per l'Emilia colpita dal sisma (nel decreto Sviluppo i fondi erano passati da 100 a 10 milioni di euro per problemi di copertura e il Governo si era impegnato a trovare una soluzione nell'ambitodel decreto sulla spending review).

Pichetto Fratin: non ci sono le risorse per allargare la platea dei 55mila esodati
«Per ora non ci sono risorse per allargare la platea dei 55 mila lavoratori esodati» già coperti dalla spending review, ha detto uno dei due relatore del provvedimento. Gilberto Pichetto Fratin 8Pdl), illustrando i contenuti degli emendamenti dei relatori al decreto all'esame della commissione
Bilancio del Senato che verranno depositati domani.

Possibile allungamento dei tempi per l'accorpamento delle province
I tempi per l'accorpamento delle province potrebbero essere allungati, ha detto il relatore Gilberto Pichetto Fratin (Pdl): «Potrebbe esserci un allungamento dei termini: il Cal, il Consiglio delle autonomie locali - dice anticipando il contenuto di un possibile emendamento dei relatori - dovrebbe fare le sue proposte di accorpamento entro settembre alle regioni e si dovrebbe chiudere il percorso procedurale entro ottobre per fare nei due mesi successivi l'approvazione parlamentare».

La scure sulla spesa potrebbe risparmiare alcuni enti culturali e l'Istituto per il microcredito
L'accetta della spending review potrebbe risparmiare alcuni enti culturali, come Arcus e Promuovi Italia, ha detto Gilberto Pichetto Fratin. '«Arcus dovrebbe continuare e anche Promuovi Italia che cercheremo di sistemare attraverso l'Enit», ha spiegato il relatore. Verso il salvataggio
anche l'Istituto per il microcredito, che rimane con un intervento dello Stato dimezzato (si passa da 2 milioni d un milione).

I senatori marchigiani chiedono fondi per l'emergenza neve di febbraio
L'emergenza neve di febbraio è costata 43 milioni di euro solo nelle Marche, 250 in tutta Italia. Nel decreto cìè uno stanziamento di 9 milioni che dovrebbero salire a 15. «A causa del mancato risarcimento per operazioni di protezione civile e primo soccorso - ha detto il senatore Filippo Saltamartini (Pdl) - quegli stessi sindaci rischiano di essere sommersi dai disavanzi dei loro comuni». Per questo oggi al Senato i senatori marchigiani hanno presentato alcuni emendamenti alla spending review per chiedere di assicurare ai comuni delle Regioni colpite il sostegno finanziario adeguato.

Una transenna per proteggere i lavori dalla folla di lobbisti

Folla di lobbisti in Senato dove la Commissione Bilancio ha cominciato a votare il decreto sulla spending review. Al piano ammezzato di Palazzo Madama ci sono qualche decina di rappresentanti di ministeri, società e associazioni varie. Una presenza così non si vedeva dai tempi del decreto sulle liberalizzazioni, tanto che il presidente della Commissione, Antonio Azzollini del Pdl, ha chiesto di non pressare sui lavori. «Dico queste cose in anticipo per non avere episodi spiacevoli poi», ha detto prima che i lavori cominciassero. «Non chiamate in continuazione i senatori perchè sono impegnati nei lavori», ha detto con gentilezza ma facendo mettere una transenna per proteggere meglio i lavori della Commissione.

Il 26 farmacie chiuse contro la spending review
Intanto contro i tagli imposti dalla spending review, che «ha aumentato pesantemente il contributo che le farmacie versano allo Stato», il 26 luglio le farmacie private italiane resteranno chiuse.

Incontro domani fra Profumo e Upi sulle scuole
È stato confermato per domani, 25 luglio, alle ore 17,30 l'incontro tra il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo e l'Unione delle Province d'Italia, per discutere dell'allarme lanciato dall'Upi in merito alla impossibilità di assicurare la messa in sicurezza delle scuole per il prossimo anno.

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