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Questo articolo è stato pubblicato il 25 luglio 2012 alle ore 20:09.

Il Consiglio di Stato boccia l'Area C di Milano su ricorso di Mediolanum Parking. La zona del centro a pagamento (5 euro a ingresso per ogni automobile) era stata istituita dal sindaco Pisapia per limitare il traffico nella Cerchia dei Bastioni con l'obiettivo di incassare 30 milioni all'anno a partire dal 2013. Il Tar aveva in un primo momento respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalla società dei parcheggi, ma adesso il Consiglio di Stato dà un'opinione opposta. Quindi a partire da domani l'Area C, introdotta il 16 gennaio scorso, verrà bloccata. Il Comune di Milano deciderà poi più dettagliatamente le prossime azioni legali con l'avvocatura. L'Area C era uno dei punti principali del programma di Pisapia. A questo punto dovrà essere sciolto anche il nodo delle multe già date agli automobilisti, e le eventuali restituzioni del pedaggio.
La presa d'atto di Palazzo Marino
«Rispettiamo l'ordinanza del Consiglio di Stato, che comunque contraddice numerose decisioni del Tar Lombardia che si era espresso in modo inequivocabile respingendo tutte le richieste di sospensiva presentate. Siamo certi che Area C - afferma l'Assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran - sarà confermata dall'udienza di merito che auspichiamo possa essere fissata nel più breve tempo possibile. Area C in sei mesi ha ridotto il traffico del 34% nel centro città (insieme al numero degli incidenti) e ha consentito ai milanesi di respirare meno sostanze velenose. Ha quindi avuto un innegabile impatto positivo per la qualità della vita di tutti. Oggi registriamo con rispetto ma anche preoccupazione che in un'aula giudiziaria è stato ipotizzato il danno subito da un parcheggio privato e questo blocca un provvedimento utile a tutti i milanesi».
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