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Questo articolo è stato pubblicato il 28 luglio 2012 alle ore 13:20.
L'ultima modifica è del 28 luglio 2012 alle ore 10:59.

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La commissione Bilancio del Senato ha approvato il decreto sulla spending review al termine di una maratona notturna che si è conclusa alle 3,30 di questa notte. Nella notte c'era stata una pausa di oltre due ore ai lavori, per l'impasse sugli emendamenti riguardanti la sanità e la spesa farmaceutica. Tanto che in commissione è arrivato anche il ministro Renato Balduzzi. Poi è stato trovato un punto di mediazione su spesa farmaceutica e sanità privata. Al provvedimento, che da lunedì passerà all'esame dell'Aula, la commissione ha apportato numerose modifiche rispetto al testo originario del provvedimento varato dal governo. Ecco le ultime novità del testo su cui il Governo lunedì in aula al Senato porrà la fiducia. Poi il provvedimento dovrà tornare alla Camera per il via libera definitivo.

Passa il riordino delle province dopo un lungo braccio di ferro
Dalla soppressione si è passati al riordino: ha avuto il via libera, dopo un lunghissimo bracio di ferro fra governo e senatori, il riordino delle province. Entro dicembre si arriverà a un dimezzamento di questi Enti, dopo una consultazione delle Regioni e degli amministratori locali ai quali il ministro Filippo Patroni Griffi ha chiesto di «guardare avanti». A scomparire saranno le realtà con meno di 350mila abitanti e 2.500 chilometri quadrati di estensione: 50 nelle Regioni a statuto ordinario, 14 in quelle speciali. La riorganizzazione dovrà avvenire entro 60 giorni dalla data di convesrione del decreto. Si allungano i tempi intermedi: per le proposte di riordino 70 giorni ai Consigli delle autonomie locali. nei 20 giorni successivi la parola spetterà alle Regioni. Le Province continueranno ad occuparsi di edilizia scolastica.

Dal 2013 Irpef più cara in otto Regioni
Le otto Regioni in disavanzo sanitario potranno anticipare al 2013 la maggiorazione dell'addizionale regionale dallo 0,5 all1,1 per cento. Le otto Regioni sono: Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Puglia e Sicilia. Sul fromte della sanità confermata la sforbiciata di 4,7 miliardi. Guarda l'infografica.

Taglio degli organici nel pubblico impiego
Entro ottobre taglio delle dotazioni organiche delle amnministrazioni centrali: meno 20% la dirigenza, meno 10% il resto del personale. Possibili compensazioni fra amministrazioni. Il personale che dopo il taglio risultasse in soprannumero potrà accedere alla pensione se avrà maturato i requisiti pre riforma Fornero entro dicembre scorso o li maturi entro la fine del 2013. Per gli altri la procedura di mobilità prevede la possibile riassegnazione di incarico entro la fine del 2013. Fino al 2015 sono sospesi i concorsi.

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