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Questo articolo è stato pubblicato il 12 agosto 2012 alle ore 15:13.

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Ferrante rimosso da custode
Intanto a Taranto nuova ordinanza del gip Patrizia Todisco (recapitata ieri sera all'azienda) con la quale il presidente Bruno Ferrante viene rimosso da custode e amministratore (compito che gli era stato affidato dal Riesame) dei sei impianti delle aree a caldo sequestrati.Mentre dopo il provvedimento del Gip. Intanto Ferrante, dice di non voler neppure pronunciare la parola licenziamenti, ma sottolinea che se viene bloccata la produzione la prospettiva si complica non solo per i quasi 12mila dipendenti diretti, ma anche per tutto l'indotto.

Bersani: il Governo faccia chiarezza
«È indispensabile che il governo con tutti gli strumenti formali e informali che ha, faccia chiarezza sulla situazione dell'Ilva di Taranto», ha detto il segretario del Pd Luigi Bersani. «Bisogna essere consapevoli che la confusione attorno al più grande stabilimento siderurgico d'Europa farà presto il giro del mondo». Per il senatore Pd, Roberto Della Seta, capogruppo in Commissione ambiente, prendersela con i magistrati per il dramma sociale e ambientale dell'Ilva di Taranto «è del tutto insensato: i giudici sono stati costretti a intervenire perchè l'impresa, la politica con rare eccezioni, lo stesso sindacato hanno lasciato che il problema marcisse. Ora la via da battere per superare lo stallo è molto stretta: unica alternativa alla chiusura dello stabiIimento, che per Taranto sarebbe una vera calamità sociale, è che in tempi rapidissimi l'azienda attivi gli interventi necessari a rendere l'acciaieria compatibile con la salute dei suoi lavoratori e di tutti i tarantini».

Alfano: Monti prensa personalmente in mano il dossier Ilva
«Chiedo al presidente Monti di prendere direttamente e personalmente in mano il dossier Ilva, per almeno due ragioni fondamentali. La prima: la politica industriale la fa il Governo, non la magistratura e, con tutto il rispetto, non può essere un atto giudiziario a dire la parola definitiva sull'industria dell'acciaio in Italia. La seconda: vogliamo o no attrarre investitori anche internazionali? Se l'obiettivo è quello di spaventarli, ci stiamo riuscendo», ha detto il segretario del pdl, Angelino Alfano.

Casini: il protagonismo di certi giudici nuoce alla credibilità delle toghe
«L'ordinanza del gip di Taranto sull'Ilva rischia di segnare il punto di non ritorno di una vicenda drammatica che coinvolge migliaia di lavoratori e le loro famiglie e arriva dopo anni di incuria e di noncuranza in primo luogo da parte delle autorità locali preposte alla funzione di vigilanza e di controllo della salute dei cittadini», ha dichiarato in una nota il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. «In tutto il mondo - prosegue - questa decisione verrà interpretata come esempio di una cultura anti-industriale che sta sedimentandosi nel nostro Paese. Tanto era ragionevole la decisione del tribunale del riesame che conciliava l'esigenza di risanamento e la difesa dei posti di lavoro, così questo intervento a gamba tesa del gip fa solo danni a tutti. L'autonomia della magistratura è un principio che va difeso e che sempre abbiamo difeso ma il protagonismo di certi magistrati di dubbia competenza fa più male alla credibilità della magistratura di tanti suoi incalliti denigratori».

Bonanni: sul futuro dell'Ilva c'è un vero e proprio atteggiamento da risiko
Sul futuro industriale dell'Ilva «c'è un vero e proprio atteggiamento da risiko», ha commentato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, chiedendo alle massime istituzioni del Paese di interrompere
questo rilancio continuo e di «indicare alla giustizia la via dell'equilibrio».

Di Pietro: criminale contrapporre magistratura e lavoratori
«Ormai, il gioco della politica italiana di scaricare sulla magistratura tutte le proprie incapacità e le proprie responsabilità é diventato una specie di sport nazionale. E il caso dell'Ilva di Taranto ne é solo l'ennesima dimostrazione». Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. «Dopo aver lasciato incancrenire per anni la vicenda Ilva, fino a causare decine e decine di morti per inquinamento, in tanti si scagliano contro la magistratura che invece, a tutti i suoi livelli, non fa altro che applicare la legge, dentro e fuori le aziende. Contrapporre il ruolo e l'azione dei magistrati all'interesse dei lavoratori é il vero atto criminale che impedisce di trovare una soluzione, vale a dire di raggiungere il giusto equilibrio tra la difesa del posto e la tutela della vita e della salute dei cittadini».

Domani Vendola incontrerà Ferrante
Domani pomeriggio il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, riceverà nel suo ufficio il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, con il quale discuterà della situazione determinatasi dopo il nuovo provvedimento del gip di Taranto. All'incontro, fissato alle 16 - annuncia una nota della Regione - parteciperanno anche il presidente della Provincia, Giovanni Florido e il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano. Vendola, Florido e Stefano incontreranno poi alle ore 17 rappresentanti dei sindacati e di Confindustria.

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