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Questo articolo è stato pubblicato il 17 agosto 2012 alle ore 17:30.
L'ultima modifica è del 17 agosto 2012 alle ore 09:41.

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(ANSA)(ANSA)

Caso Ilva: il Governo non ricorrerà alla Consulta. Lo ha annunciato il governatore della Puglia Nichi Vendola, al termine dell'incontro a Taranto con i ministri Clini e Passera. Il governo, ha aggiunto Vendola, «deve fare uno sforzo supplementare e mettere in campo più risorse per il risanamento e la riqualificazione di Taranto». «Una giornata utile, una tappa importante»: è stato questo il commento del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. «Ci saranno altri incontri - ha aggiunto - tutto il Governo si sente e si sentirà impegnato fino alla soluzione dei problemi. È emerso un forte e chiaro consenso su una questione di fondo: nessuno può essere messo di fronte alla scelta tra salute e lavoro. Proviamo a vedere - ha continuato il ministro - che da una crisi molto pesante come quella dell'Ilva possa venire un'opportunità di sviluppo anche per l'ambiente». Alla magistratura Passera ha detto: «Auspichiamo che non vengano prese decisioni che siano irrimediabili nelle loro conseguenze», anche perché «la collaborazione con la magistratura é e sarà totale» e occorre evitare un costo sociale al Paese.

Ferrante: investiremo 146 milioni
Incontrando i giornalisti dopo il vertice, il commissario dell'Ilva Bruno Ferrante ha invece spiegato che l'azienda «accoglie con favore l'iniziativa del ministro Clini di aprire subito un tavolo per la nuova procedura Aia». L'Ilva «investirà «146 milioni di euro per l'ambiente». «Anche in questi giorni sta continuando a produrre - ha ricordato Ferrante - . Ma lo sta facendo "al minimo". Questo non per l'autorità giudiziaria ma perchè il mercato ci richiede quella quantità di prodotto».

Il commissario straordinario: non siamo fuorilegge
«Non siamo fuorilegge - ha aggiunto il commissario straordinario -. La legge l'abbiamo sempre osservata e rispettata». La prima riunione del tavolo per definire la nuova Autorizzazione integrata ambientale, ha aggiunto Ferrante, si terrà già lunedì a Roma: «c'è l'impegno a velocizzare al massimo le procedure», ha concluso.

Ambientalisti in piazza: disatteso il divieto di cortei
Circa 2mila persone, in prevalenza giovani, sono partite in mattinata da piazza Immacolata nel centro di Taranto e si sono fermate presso piazza della Vittoria, ai confini della zona rossa che delimita l'area intorno alla prefettura, dove si è tenuto l'incontro tra i ministri e le autorità locali sul nodo dell'acciaieria. In piazza gli ambientalisti, molti con la maglietta verde del Comitato cittadino liberi e pensanti. Più volte é stato scandito il nome del gip Patrizia Todisco che ha emesso il provvedimento di sequestro di alcuni impianti dell'Ilva. Fischi sono stati indirizzati al governatore della Regione Vendola. C'é stato anche un minuto di silenzio per le vittime dell'inquinamento ambientale. Il questore di Taranto aveva vietato cortei per stamani in concomitanza con il vertice in prefettura.

Incontro in prefettura: Clini e Passera incontrano le parti coinvolte
La zona attorno al palazzo del governo e alla prefettura è stata transennata e chiusa anche ai pedoni dopo che il questore ha vietato ieri ogni corteo e manifestazioni davanti e nei pressi della prefettura. Mentre è terminato il vertice in prefettura, il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro ha attaccato: «il governo eviti inutili passerelle e non faccia propaganda sulla pelle della gente».

Clini: faremo il punto sul risanamento con Ilva e sindacati
«Oggi lavoriamo, poi alla fine rendiamo conto» ha affermato il ministro dello Sviluppo economico appena giunto nella sede della prefettura. «Io e Corrado Passera - ha spiegato il ministro Clini al GR1- incontreremo Regione, provincia e comune di Taranto, e dopo l'Ilva e le organizzazioni sindacali per fare il punto sulle iniziative in corso per il risanamento di Taranto e per la riqualificazione dello stabilimento siderurgico». Sul percorso da seguire per l'azienda il ministro ha spiegato che «il nostro lavoro converge con i suggerimenti del Gip. C'è un ricorso dell'Ilva, ma sono certo che il nostro lavoro troverà una convergenza con le indicazioni dei magistrati, perchè non è in contrasto». «È una vicenda molto complessa, articolata, che vede diversi soggetti in campo - ha ricordato il presidente dell'Ilva Bruno Ferrante - però credo che alla fine il buon senso e la ragione dovranno prevalere».

Angeletti (Uil): dobbiamo copiare la Germania
«La Germania - ha ricordato il segretario generale della Uil Luigi Angeletti a «RadioAnch'io - Radio1 Rai» - produce acciaio tre volte più dell'Italia: se lo può fare la Germania garantendo l'ambiente, lo può fare anche l'Italia, non si comprende perché produrre acciaio non sia compatibile con l'ambiente. Forse - ha aggiunto il sindacalista - dovremmo solo copiare la Germania, invece di inventare delle "ricette italiane"».

Inchiesta bis su corruzione: 13 indagati tra politici e funzionari
In base a indiscrezioni di stampa, sarebbero 13 tra politici e funzionari pubblici gli indagati per concussione e corruzione in un'inchiesta bis sul sistema che per attenuare i controlli sarebbe stato creato da uomini dell'Ilva. L'inchiesta bis ruota intorno all'addetto alle pubbliche relazioni Ilva, Girolamo Archinà, licenziato dall'attuale presidente della società, Bruno Ferrante, quando - alcune settimane fa - sono state pubblicate le prime intercettazioni che riguardavano il suo coinvolgimento nelle indagini.

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