Bonanni: «Dopo Monti non vedo statisti all'orizzonte»

Bonanni: «Spero fondato l'impegno di Fornero per minori tasse in busta paga». E spinge per Monti-bis

«Dopo Monti non mi pare ci siano statisti all'orizzonte, meglio l'originale che non una copia». Resta un'incognita per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, il dopo Monti e per questo, sostiene, è meglio che resti il professore. Il fatto che non si concoscano ancora quali siano le coalizioni e i candidati a governare è «una cosa pericolosa per la democrazia e per l'economia del Paese» secondo il segratario generale della Cisl. Che spera sia fondato l'impegno del ministro Elsa Fornero a lavorare per una minore tassazione in busta paga.

Dal meeting di Cl di Rimini Bonanni si dice pronto «ad abbracciare profondamente» il ministro del lavoro se sarà davvero «determinata» nel portare avanti in consiglio dei ministri il tema dell'alleggerimento delle tasse in busta paga. Il leader della Cisl insiste poi sul ripristino della detassazione del salario di produttività e spera «che alla ripresa, ai primi giorni di settembre, la Confindustria con il sindacato apra una discussione a tutto tondo su questo aspetto». Gli risponde a stretto giro, sempre da Rimini, il ministro Elsa Fornero: «Non é stato questo governo a decidere la riduzione della defiscalizzazione dei salari di produttività». Anche se, ammette «é vero che non abbiamo ripristinato quanto c'era prima». E Bonanni strappa un'apertura del ministro su questo tema: «È necessario - dice infatti Fornero - riprendere la partita e vedere il motivo per cui era stata compiuta la riduzione».

Bonanni avvisa il presidente del Consiglio, che ha già convocato nelle prossime settimane le banche, ricordandogli di chiamare all'appuntamento anche i sindacati soprattutto quelli «che della responsabilità fanno il loro punto di forza». Poi ha invitato Monti , «se vuole trasformare il suo ottimismo in qualcosa di concreto» a ricorrere «alle energie organizzate della società». Qui a Rimini, ha sottolineato il segretario generale della Cisl, «Monti ha dismesso la casacca di tecnico e ha indossato quella di politico, nel tentativo di rassicurare i mercati che, però, non sono né ciechi né sordi».

Bonanni ha poi precisato che non si butterà «nell'agone politico», ma resterà «nel sociale». «Stimo molto Monti», ha raccontato ma «ho anche motivi di contrasto con lui», però «ragiono da persona di strada e spero che abbia la forza anche nel futuro di fare» quanto ha fatto finora.

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