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Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2012 alle ore 13:35.

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Una nuova e decisa accelerazione alla fase attuativa delle riforme varate negli scorsi mesi. La "mission" del prossimo Consiglio dei ministri, che si riunirà mercoledì 5 settembre, è già molto chiara. Sul tavolo anche altre due questioni: il decreto sanità, che la scorsa settimana è stato messo in naftalina soprattutto a causa di problemi di copertura, e il piano Passera, con le misure su agenda digitale e start up e le nuove semplificazioni, su cui potrebbe essere avviato un primo esame del testo.

Monti affinerà l'operazione "cronoprogramma"
Nella stessa giornata in cui il Governo avvierà gli incontri con le parti sociali sul piano produttività, cominciando da banche e imprese, Mario Monti affinerà l'operazione "cronoprogramma": a ogni singolo ministro verranno consegnate dalla task force composta dai ministri Piero Giarda, Filippo Patroni Griffi, e dal sottosegretario alla Presidenza, Antonio Catricalà le schede sui regolamenti necessari e le procedure da seguire per dare operatività ai decreti già varati dal Governo: dal Semplifica Italia, a quello sul Lavoro passando per la spending review. Secondo Giarda in tutto sarebbero circa 360 gli adempimenti collegati alla fase attuativa. L'esecutivo punta a mettere in moto il grosso dei provvedimenti già entro la fine dell'anno.

Decreto Balduzzi: accantonato il balzello sugli alcolici
Un passaggio obbligato a palazzo Chigi sarà poi quello sul nodo sanità. Non è ancora certo che il decreto Balduzzi venga varato. In ogni caso l'idea di introdurre un "balzello" sugli alcolici sembra definitivamente accantonata.

In Cdm anche l'Agenda per la crescita
A tenere banco al Consiglio dei ministri sarà probabilmente anche l'Agenda per la crescita stilata da Monti il 24 luglio scorso. L'obiettivo resta quello di alzare i livelli di competività e produttività. Tre le direttrici tracciate dal Governo: infrastrutture, pacchetto di semplificazioni fiscali e burocratiche per le imprese, pacchetto giustizia con abbattimento dell'arretrato in appello e Cassazione.

Possibile primo giro di tavolo sul decreto Passera
Il Governo spera poi in un contributo delle parti sociali magari con un'intesa su un nuovo modello di tipo tedesco per la contrattazione di secondo livello. In attesa del responso degli incontri di mercoledì 5 settembre con le imprese e dell'11 settembre con i sindacati, sarà definito il pacchetto Passera, che dovrebbe essere varato attorno al 20 settembre ma su cui al prossimo Cdm dovrebbe essere fatto un primo giro di tavolo.

Il nodo risorse
Sullo sfondo resta la questione delle risorse da individuare per la crescita, visto che la priorità per il Governo è al momento recuperare i 6 miliardi necessari per evitare del tutto l'aumento dell'Iva nel 2013, fin qui sterilizzato fino a giugno. Più della metà di queste risorse dovrebbe arrivare dalla nuova fase di spending review che dovrebbe scattare parallelamente alla prossima legge di stabilità da varare prima del 15 ottobre.

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