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Questo articolo è stato pubblicato il 07 settembre 2012 alle ore 16:57.

La Scuderia Ferrari vive un'annata tutto sommato non avara di soddisfazioni grazie alla costanza dei buoni risultati di Fernando Alonso: come si è visto sin dalla primavera, grazie alla sua esperienza e determinazione, il pilota asturiano riesce a portare la F2012 anche oltre il suo potenziale, specie se si pensa a quanti decimi prendeva dagli avversari nelle gare di inizio stagione.
Un Alonso dopo dodici gran premi in testa al mondiale infiamma inevitabilmente il popolo dei tifosi Ferrari nel mondo, ma ventiquattro punti di vantaggio su Vettel non sono tuttavia un margine rassicurante. Sul fronte costruttori, poi, in casa Ferrari la strada è ancora più in salita.
A ben vedere le classifiche, infatti, se la lotta al titolo piloti è potenzialmente ancora molto aperta fra i primi quattro, il campionato mondiale costruttori sembra ormai a un passo per la Red Bull, staccata di ben 54 punti da Mc Laren, che a sua volta ha un vantaggio di dodici lunghezze da un nuovo inseguitore: non più Ferrari ma Lotus, che precede il Cavallino di otto unità. Ferrari ne ha 199 ma, di questi, solo 35 provengono dalla seconda guida. Niente da fare per il quinto: Mercedes è dietro di ottantasette punti e chiuderà con ogni probabilità in questa posizione, peggiorando sorprendentemente i due quarti piazzamenti ottenuti nelle due stagioni concluse dopo il suo grande rientro in Formula 1.
Sulla carta, quindi, sembra ancora esserci un buon margine di lotta almeno per la seconda piazza fra i costruttori, ma scrutando con attenzione il ranking, a tre quinti di mondiale completato, bisogna ammettere che fotografa perfettamente lo stato di forza e di salute delle scuderie, lanciando un importante allarme nel mondo rosso. Se molti si aspettano ancora tanti buoni piazzamenti da parte di Alonso, lo spettro di poter comunque concludere la stagione all'attuale quarto posto fra i team inizia a farsi vivo, specie osservando le statistiche con una chiave di lettura centrata sulle performance. Non tenendo infatti conto dei ritiri, la posizione media di Felipe Massa sulla bandiera a scacchi nelle undici gare sinora terminate è pari a 10.36, mentre Grosjean, che ne ha concluse solo sette, vanta un sei tondo tondo. Come performance media in termini di punteggio, stiamo parlando di 3.18 contro 10.86. Roba che, se esistesse una classifica basata solo sulla media delle gare dove si è vista la bandiera a scacchi, vedrebbe Grosjean sesto assoluto, preceduto di un soffio da Raikkonen, quarto Webber, terzo Hamilton, secondo Vettel e primo Alonso, che a oggi ha un overall per gara (conclusa) di 14 punti spaccati. Ovviamente, dividendo i punti totalizzati per tutte le gare, Grosjean scivolerebbe all'ottavo posto, che rappresenta la sua posizione mondiale: ma è palese, lo ha dimostrato quando non è stato sopraffatto dalla frenesia in partenza, che non gli mancano né auto né velocità.
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