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Questo articolo è stato pubblicato il 07 settembre 2012 alle ore 23:28.

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Nella foto il presidente del Consiglio, Mario MontiNella foto il presidente del Consiglio, Mario Monti

«Ci sono ancora alcuni mesi impegnativi per questo Governo. Sinceramente non mi pongo e credo che nessuno altro seriamente si ponga questa eventualità». Così, intervistato da Tg1, il presidente del Consiglio Mario Monti ha risposto a una domanda sulla richiesta che viene da Cernobbio per un Monti-bis. «Vedrà che domani, quando ci sarò, queste leggerezze non potranno essere pronunciate», ha ribadito il premier.

Verso il secondo tempo del governo Monti
Nel giorni in cui un sondaggio, condotto interpellando il gotha finanziario e imprenditoriale riunito a Cernobbio, lancia la volata per il Monti-bis, il professore della Bocconi risponde da politico navigato: senza confermare né smentire. Ma non sembra voler del tutto ignorare l'evidenza: il mondo dell'imprenditoria tifa Mario Monti. Con un coro che attraversa l'Italia: da Bari a Cernobbio, industriali, economisti e uomini del mondo politico chiedono al Professore di restare a Palazzo Chigi. Tanto che la risposta affidata alle agenzie («si tratta di un invito simpatico ma irricevibile») non riesce a fare altrettanto notizia.

Cucchiani (Intesa Sanpaolo): non ci sono alternative a Monti
Ad aprire le danze, è stato questa mattina il numero uno di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, che proprio dalla terrazza di Villa D'Este a Cernobbio, dove un anno fa Supermario è uscito allo scoperto ottenendo il placet dell'industria a prendere il posto di Silvio Berlusconi, ha detto: «Non solo lo ritengo fondamentale, ma anche estremamente probabile nel senso che soluzioni alternative potrebbero comportare gravi rischi per il Paese».

L'economista Roubini: l'Italia ha bisogno del "montismo"
Dopo di lui è la volta dell'economista Nouriel Roubini, che parlando delle prossime elezioni politiche ha detto: «Non ci sarà grande alternativa al "montismo"». «Non significa che dovrà necessariamente essere Monti il premier ma l'Italia per sopravvivere dovrà portare avanti le riforme e ricorrere all'aiuto della Bce e della Germania per tornare a crescere» ha aggiunto.

Prodi: tutto dipenderà dalla legge elettorale
A rincarare la dose è infine l'ex premier, Romano Prodi, anche lui ospite al workshop Ambrosetti, che cerca di fare luce sulla posizione del premier e sul difficile contesto politico del Belpaese che potrebbe comportare la conferma di Monti. «Il mandato a Monti - ha detto il Professore - non dipende mica dalla comunità finanziaria riunita a Cernobbio, ma da come vanno le elezioni. La cosa certa è che il professore non parteciperà alle elezioni. Le elezioni sono un momento di cesura e se ci sarà un vincitore sarà questo il nuovo premier; se ci sarà impasse, credo che Monti potrà servire il Paese». In Italia «abbiamo dei progetti di leggi elettorali per cui l'impasse è assai probabile. Se avessimo una legge alla francese, avremmo una decisione netta e non ci porrebbe problema». Insomma, dice il professore, molto dipenderà dalla legge elettorale.

Il tema irrompe anche nel dibattito interno al Pd
Nel partito guidato da Bersani non manca chi, dando per scontata l'ipotesi di un Monti-bis, considera inutile la guerra interna per le primarie che decideranno il candidato premier del Centrosinistra. «Al massimo saranno primarie per il vicepremier», ha spiegato un deputato del Pd, «perché il presidente del Consiglio non sarà certo del Pd». Magari sarà Mario Monti di nuovo. Allora, ha sottolineato la stessa fonte, «sarebbe meglio che Bersani fosse artefice della candidatura di Monti piuttosto che essere costretto di nuovo a subirla», ha sottolineato.

L'incubo "memorandum" innervosisce i partiti
Non solo il Pd. Anche le altre forze politiche sembrano tenere in alta considerazione l'eventualità di un Monti-bis. Ad aumentare le preoccupazioni e le diffidenze del mondo politico, le misure annunciate ieri dalla Bce: se l'italia dovesse chiedere gli aiuti, sottoscrivendo il "memorandum" con la Bce, si impegnerebbe a portare a termine un programma scritto in larga parte in Europa. Opzione temuta sia da Bersani che da Berlusconi. Ma situazione ideale per un nuovo Governo Monti.

Monti parlerà per 15 minuti a Cernobbio
Intanto oggi Monti è a Cernobbio, dove terrà un intervento di 15 minuti, molto atteso, davanti alla "platea amica". Il presidente del Consiglio potrà scegliere di non entrare nel dibattito avviato oggi sull'ipotesi di un Monti bis. O, più probabilmente, liquiderà i risultati del sondaggio con una battuta. Che scelga la prima o la seconda strada, il suo intervento non potrà che alimentare il dibattito sulla sua ricandidatura. Ricandidatura che, ora dopo ora, sembra sempre più probabile.

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