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Questo articolo è stato pubblicato il 07 settembre 2012 alle ore 11:21.

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«Ci presentiamo anche per ascoltare le richieste dei sindacati e per convincerli che é necessario uno sforzo comune per aumentare la produttività, anche per una ripresa dei salari: é difficile che possano essere aumentati senza un aggancio alla produttività». Così a "Prima di tutto" su Radio 1 Rai il ministro del Lavoro Elsa Fornero spiega la linea con cui l'Esecutivo affronterà il prossimo incontro con il fronte sindacale, in programma martedì prossimo.

Ancora incerto lo strumento su cui puntare, tra rifinanziamento per la detassazione del salario di produttività e riduzione del cuneo fiscale: «Studieremo entrambi i provvedimenti, si tratta di trovare risorse, e nessuno si aspetti che saranno su vasta scala. Io personalmente sono abbastanza attaccata all'idea di una riduzione del cuneo fiscale legata a buone relazioni di lavoro. Però sono aperta, questa é solo una delle ipotesi che vengono studiate».

Dal ministro del Welfare anche un cenno alla prospettiva di uno sciopero generale, che la leader della Cgil Susanna Camusso non esclude, nel quadro di un autunno «bollente» prospettato dal presidente di Confindustria Squinzi: «io mi auguro che non si arrivi allo sciopero generale, noi lavoriamo per creare un clima di collaborazione».

Esclusa infine ogni «contraddizione tra i dati molto negativi e preoccupanti dell'Ocse, specie quelli riferiti alla disoccupazione, e la riforma del lavoro». , mentre alla domanda se il Governo intende prendere in considerazione la possibilità di chiedere aiuto, Fornero ha risposto: «Questo governo lavora per evitare che ci troviamo in quella condizione, non é il momento di evocare questo scenario per noi, lo vedo come una possibilità lontana».

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