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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2012 alle ore 12:12.

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Nessuna candidatura con Italia Futura di Montezemolo in caso di sconfitta alle primarie. Matteo Renzi (da 24 Mattino - l'Italia si desta, su Radio 24) smentisce indiscrezioni di stampa che lo riguardano: «A Repubblica ieri hanno mangiato male. Non esiste. Io non sono pronto a tutto pur di andare ad occupare una seggiola». «Se perdiamo - precisa - non fondiamo l'ennesimo partito o cambiamo casacca. Quelli che quando perdono portano via il pallone non li sopporto». E ribadisce: «Se perdo le primarie resterò sindaco, quello che i fiorentini mi hanno chiesto di fare».

Al Partito democratico ripete le sue critiche: «Se presentasse una legge per dimezzare i parlamentari, gli stipendi e abolire i vitalizi si sgonfierebbe il movimento di Grillo». A Stefano Fassina, contestato ieri durante gli scontri tra operai dell'Alcoa e forze dell'ordine, manda «un abbraccio per l'aggressione subita». «Capisco la rabbia degli operai ma non giustifico le reazioni».

Mentre lui parla a Radio 24, Rosy Bindi è a Omnibus su La7.
Da dove dice che «Renzi non rappresenta una minoranza, ma dà voce a quella maggioranza silenziosa del Paese che Berlusconi ha avuto la stragrande capacità di forgiare». Il sindaco di Firenze per la presidente democratica è di fatto fuori dal partito. Bindi parla di «corresponsabilità», come della «grande opera berlusconiana che ci ha reso tutti uguali a lui, per cui siamo tutti corresponsabili del disastro del Paese». Ed è questa, dice «la maggioranza degli italiani che Renzi sta interpretando». Ma la presidente Pd non ci sta ad essere messa sullo stesso piano di chi «per poco non portava il Paese fuori dall'euro».

A Radio 24 il sindaco di Firenze parla anche del caso Alcoa.
Chiede «alla multinazionale che c'è lì di restituire gli aiuti di Stato» e propone di aprire «un progetto vero» per «dare garanzie di welfare ai lavoratori, cambiando però la destinazione dell'impianto». Non rivede la posizione su Marchionne (quando disse «con lui senza se e senza ma»). Ma il punto ora è che «Marchionne non ha fatto l'investimento promesso». E i politici dovrebbero chiedergliene conto.
Grillo? «Ha fatto fortuna facendo il testimonial delle grandi multinazionali e oggi si scaglia contro il capitalismo. Ha fatto fortuna spaccando i computer e oggi è il principale blogger».

A La7 Rosy Bindi parla anche del ricambio generazionale nella classe politica. «Credo ci voglia in questo Paese», dice, «ma io non mi accontento del rispetto come Bersani, perché il rispetto si dà all'anziano che va in casa di riposo». La presidente Pd avverte quanti nel partito stanno con Renzi: «Molti esponenti soprattutto con incarichi amministrativi che hanno una storia diversa da quella del Pci-Pds-Ds, si stanno schierando con Renzi non perchè siano convinti dalla sua proposta, anzi alcuni di loro sono antropologicamente opposti a lui e alle sue problematiche, ma perchè interpretano tutto questo come una sorta di bilanciamento e rottura». Questo però «sposta il segretario del Partito democratico come candidato alla primarie verso posizioni più progressiste». E tutto ciò potrebbe non far bene al Pd, che invece al governo dovrebbe «mantiene la sua ambizione di nuova sintesi tra i riformismi italiani» e non «rientrare dentro una superata impostazione socialdemocratica progressista».

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