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Questo articolo è stato pubblicato il 21 settembre 2012 alle ore 11:11.

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Polverini: «Tradita dal sistema», Fiorito «contro di me una congiura». Si allontana l'ipotesi dimissioni (Ansa)Polverini: «Tradita dal sistema», Fiorito «contro di me una congiura». Si allontana l'ipotesi dimissioni (Ansa)

Renata Polverini e Franco Fiorito si difendono in tv. Lei da Corrado Formigli a Piazzapulita dice di sentirsi «tradita da un sistema all'interno» della Regione, lui da Bruno Vespa, a Porta a Porta parla di «una congiura». Oggi c'è la riunione decisiva del Consiglio regionale sui tagli voluti dalla governatrice. L'ipotesi dimissioni sembra più lontana, dopo che Silvio Berlusconi le ha assicurato come lui e tutto il Pdl siano dalla sua parte e soprattutto dopo l'addio del nuovo capogruppo Francesco Battistoni, dalla cui denuncia è originata l'inchiesta fondi Pdl.

Polverini parla di «un sistema all'interno del Consiglio che viene da molte legislature che pensava di farla franca anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo». E sottolinea come giunta e consiglio siano indipendenti; noi, dice «assegniamo al Consiglio i fondi in capitolo unico, loro decidono come ripartirli. Non sapevo dei 300 mila euro di Fiorito perchè non avevo titolo a saperlo». L'ex capogruppo Pdl lo ha conosciuto in campagna elettorale, «era una persona politicamente impegnata da tempo, ha sempre detto a me e a tante persone che veniva da una famiglia benestante. Non mi sono fatta altre domande. Ma non avevo capito chi fosse».

I tagli avrebbe voluto farli prima, ma «c'era l'equilibrio tra poteri del consiglio e poteri della giunta» e «quando si va in consiglio bisogna mediare, tra azione di governo e azione legislativa». Ora però «la mediazione politica è andata a farsi friggere. O stanno con me, o contro». Poi difende il suo operato come presidente e ricorda di «aver sfidato il monopolio dei rifiuti». Chiarisce: le persone che lavorano attorno a lei, già al centro di polemiche per i loro contratti, «hanno incarichi fiduciari, verranno via con me quando me ne andrò». Quanto al futuro, basta politica e nessun avvicinamento all'Udc, ma un ritorno al sindacato, dietro le quinte però, non in prima linea.

Franco Fiorito intanto da Porta a Porta ritratta l'accusa che aveva lanciato in giornata, quella secondo cui Polverini era al corrente di tutto. E a Vespa precisa: «non l'ho mai detto». Parla dell'inchiesta che lo vede indagato per il reato di peculato e dice: «C'è stata una congiura nei miei confronti dopo una lettera scritta ai miei consiglieri e protocollata il giorno 18 luglio 2012 e consegnata solo ai giudici».

L'ex capogruppo racconta di aver proceduto «a una serie di controlli sui documenti giustificativi delle spese effettuate, trovando una situazione insostenibile con assenza totale di documentazione in alcuni casi». E di aver deciso allora di scrivere quella lettera «sperando nella buona fede di ciascuno e nella immediata capacità di ognuno di fornire risposte rapide». Poi sostiene di essere stato sfiduciato perchè voleva «controllare quei conti, perchè i miei li ho versati tutti secondo la legge, altri no».

Ora l'attenzione è tutta concentrata sul consiglio regionale che, dopo i tagli già approvati dall'ufficio di presidenza, dovrà votare la soppressione delle tre commissioni speciali e il dimezzamento di quelle ordinarie.
Un altro passo per cercare di raggiungere i 20 milioni in meno previsti entro il 2012. Il pacchetto Polverini dovrebbe essere approvato senza scossoni.

Intanto il Pdl ha scelto: Chiara Colosimo è la nuova capogruppo al Consiglio regionale del Lazio. La decisione é stata presa dai vertici locali del partito. Lei si é detta «contenta di poter partecipare alla svolta della Regione Lazio».

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