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Questo articolo è stato pubblicato il 27 settembre 2012 alle ore 09:16.

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Monti: dissipati i pregiudizi tedeschi verso l'Italia, non siamo più a rischio (Ansa)Monti: dissipati i pregiudizi tedeschi verso l'Italia, non siamo più a rischio (Ansa)

«Vedo che certi pregiudizi nei confronti dell'Italia negli ultimi mesi si sono dissipati». Lo ha detto il premier italiano Mario Monti durante un'intervista a Charlie Rose sul canale americano Pbs. «Tutti evolviamo», ha precisato riferendosi in particolare alle recenti aperture di credito della cancelliera tedesca Angela Merkel. «Il fatto che l'Italia, con i suoi sforzi, sia ora percepita da tutti, Germania inclusa, come un partner sulla buona strada influisce anche su come l'opinione pubblica tedesca e il governo hanno visto finora altri Paesi dell'eurozona: stanno diventando più fiduciosi della volontà di ciascuno nel fare la propria parte».

Interazione con Merkel è stata produttiva
«Qualcuno pensa anche che lei abbia contribuito ad educarla», ironizza Charlie Rose, volto storico della Pbs riferendosi alla cancelliera: «Forse l'interazione tra una persona che ha studiato fisica, come Merkel, e un modesto economista é stata produttiva», ha tagliato corto il premier.

Per gli italiani cura pesante e intensa
«Gli italiani sono stati probabilmente sottoposti alla cura più pesante e intensa che abbiano mai avuto», ha detto il premier. «Non sono soddisfatti delle singole misure che abbiamo dovuto prendere, ma sembrano avere fiducia nel governo». Una cosa che, secondo Monti, «è molto incoraggiante, non tanto per l'esecutivo, quanto per il paese» e che conferma peraltro «quello che ho sempre pensato: che gli italiani vengono considerati spesso un popolo ingovernabile quando invece chiedono governo e governance».

L'Italia non è più una miccia capace di scatenare una crisi globale
L'Italia è stata messa in sicurezza ma, soprattutto, non è più una "miccia" capace di scatenare una crisi globale. Alla domanda se ritenesse che il risultato più importante raggiunto dal governo fosse quello che l'Italia non rischia più d'infiammare la crisi del debito, «sono abbastanza sicuro che sia cosi», ha risposto Monti, ricordando che «ovviamente non era così lo scorso novembre, quando il Governo si è insediato». «Credo che sia importante per l'Italia, ma soprattutto per l'Eurozona che la sua terza economia più grande non abbia dato forza a una serie di incendi locali che erano scoppiati», ha concluso.

Non mi candido
«Posso confermare che non sarò un candidato. Credo che non potrei neppure esserlo perché sono un senatore a vita e chi si candida lo fa per diventare membro del Parlamento», ha Monti. «Io e tutto il Governo dovremo dimetterci quando ci saranno le elezioni, probabilmente il prossimo aprile. Dopodiché spetterà ai partiti, sulla base del risultato delle elezioni, esprimere i propri desideri per la nuova configurazione politica dell'Italia», ha detto.

La Spagna uscirà dalla zona a rischio
«La Spagna è decisamente sulla strada giusta e uscirà dalla zona rischio», ha detto i premier italiano ai microfoni della Pbs. La Spagna è un Paese che «sta agendo in modo molto serio in termini di controllo di bilancio e di riforme strutturali». Per Monti «è importante analizzare ogni Paese individualmente, ma è anche importante capire che siamo tutti parti di qualcosa di più grande che è l'Eurozona e l'Unione Europea».

Imperativo che ogni Paese metta in ordine casa propria
«È imperativo, ma non sufficiente - ha detto Monti - che ogni Paese metta in ordine casa propria, ma abbiamo anche bisogno di una migliore governance come insieme e non solo come Paesi membri». Cosache, secondo Monti, «sta succedendo perche' l'Unione Europea, nel suo complesso, sta facendo passi in avanti».

La Grecia continuerà a far parte dell'Eurozona
La Grecia «continuerà certamente a fare parte dell'Eurozona» e, anche se in passato ci sono stati enormi problemi sulla credibilità di Atene e la sua capacità di rimettere in ordine i conti, ora il Paese «sta facendo sforzi molto importanti», ha detto il presidente del Consiglio. Quando si attraversa una crisi come quella che l'Europa ha dovuto attraversare «o si accetta la disintegrazione o si fanno i conti con la necessità di rimettere le cose in ordine dopo il rischio che andasse tutto in rovina», ha detto Monti, sottolineando che serve coesione ma anche la volontà di «ogni Paese di abbandonare un pò della propria sovranità nazionale e di condividere questa sovranità con gli altri».

I Paesi non devono eludere i propri doveri
Secondo il presidente del Consiglio, sarebbe molto pericoloso se alcuni Paesi «cercassero di eludere il proprio dovere di avere un atteggiamento disciplinato contando sul fatto che la Bce li aiuterà», ma é d'altro canto utile sapere che se, sotto la supervisione dell'Unione Europea, «un Paese sta facendo il proprio dovere a casa propria, la Bce sarà lì per aiutare qualora ci fossero imprevisti sui mercati finanziari».

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