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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2012 alle ore 22:12.

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Matteo Renzi a Milano per l'incontro "Sbloccare la crescita dell'Italia: un progetto rivoluzionario" (LaPresse)Matteo Renzi a Milano per l'incontro "Sbloccare la crescita dell'Italia: un progetto rivoluzionario" (LaPresse)

Corruzione, evasione, pensioni troppo alte, stipendi statali superiori alla media europea, costi eccessivi per la spesa pubblica rispetto al servizio prestato. In altre parole «serve la Terza Repubblica». Questi gli argomenti che avrebbero tenuto banco nel corso della cena per la raccolta fondi della campagna elettorale di Matteo Renzi per le primarie del centro-sinistra che, questa sera a Milano, ha trovato l'assist di Davide Serra, il giovane finanziere fondatore dell'hedge fund Algebris, passato agli onori della cronaca per aver sfidato l'ex presidente delle Generali, Antoine Bernheim.

E per affrontare questi temi, nella cornice della fondazione Metropolitan, a pochi passi dal Duomo, è stato proprio Serra che ha introdotto Renzi all'attenzione di banchieri, capitani d'azienda e colletti bianchi della City meneghina. Il golden-boy della finanza, mostrando alcune slide, ha posto ai presenti in sala una semplice domanda: perché il debito italiano sale e la crescita scende? Ecco alcune risposte che ha dato: evasione fiscale cronica e bassa competitività; sistema tributario troppo complesso e bassa produttività; corruzione ovunque e pochi lavoratori; costo dell'energia troppo alto e sistema giudiziario inefficace.

Una miscela di fattori che ha portato il tandem targato Renzi-Serra a suggerire la nascita della "Terza Repubblica". E le raccomandazioni sono riforma fiscale, taglio della spesa pubblica, investimenti, riforma del sistema giudiziario.

Insomma, un programma di partito che è stato ascoltato con interesse dai molti presenti in sala che entrando avevano detto: «Siamo qui per dare un segnale», «c'è bisogno di aria nuova», «basta con le stesse facce». Tra i personaggi del mondo della finanza da segnalare, il numero uno di Deutsche Bank Italia, Flavio Valeri, il presidente di Lazard e Allianz Italia, Carlo Salvatori, l'ex dg di Bpm, Enzo Chiesa, Andrea Soro di Royal Bank of Scotland, il finanziere di lungo corso Francesco Micheli e l'amministratore delegato di Amplifon, Franco Moscetti. Tra gli altri, molti giovani manager di Mediobanca e professionisti di studi legali milanesi.

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