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Questo articolo è stato pubblicato il 19 ottobre 2012 alle ore 21:41.

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Tom Stewart, una delle vittime degli abusi, mostra la sua divisa da boy-scout (Ap)Tom Stewart, una delle vittime degli abusi, mostra la sua divisa da boy-scout (Ap)

Ora tutti possono leggerlo nero su bianco. Il Perversion File della Boy Scouts of America è stato finalmente reso pubblico: contiene le prove di migliaia di abusi su minori di tutte le età. Si tratta di un dossier di oltre 14mila pagine e riguarda casi di pedofilia perpetrati dal 1959 al 1985. Un atto di accusa non solo contro i diretti responsabili degli abusi, tra cui circa 1.200 capi scout, ma anche verso i vertici dell'organizzazione e le autorità che per decenni hanno coperto quanto accaduto, depistando ogni tentativo di indagine.

La gloriosa associazione - a cui sono iscritti oltre quattro milioni di ragazzi americani - è ora nell'occhio del ciclone. E il caso scuote milioni di famiglie americane. Le indagini su possibili casi di pedofilia tra gli scout statunitensi erano in corso già da molto tempo. Ma a scatenare la bufera è stato alcune settimane fa il Los Angeles Times, venuto in possesso del riservatissimo file da cui emerge come i responsabili dell'organizzazione abbiano taciuto per oltre trent'anni sugli abusi, tenendoli nascosti ai genitori dei ragazzini coinvolti, alla giustizia e all'opinione pubblica.

I vertici di Boy Scouts of America si sarebbero solo limitati a chiedere le dimissioni delle persone macchiatesi dell'odioso comportamento, aiutandole però a far sparire ogni traccia dei reati commessi. E giustificando il licenziamento dei dipendenti o l'allontanamento dei volontari sospettati con false motivazioni.

Il dossier è stato reso pubblico nel corso di una conferenza stampa: "Questi documenti - ha spiegato un legale che rappresenta le vittime - dimostrano come ai vertici dell'organizzazione c'era la consapevolezza di quanto accadeva ed era accaduto". Purtroppo, ha spiegato, molte delle vittime non diranno mai nulla. "Ci auguriamo però che altre organizzazioni per la gioventù - ha aggiunto l'avvocato - prendano lezione da questi dossier e facciano tutto il possibile per proteggere i minori".

Di fronte allo scandalo, dalla Boy Scouts of America sono ora arrivate le scuse: "Ci sono state situazioni in cui alcune persone hanno approfittato della loro posizione e della loro autorità per violentare dei bambini. E in alcuni casi - hanno ammesso i vertici dell'organizzazione - la nostra risposta a questi incidenti e i nostri sforzi per proteggere i giovani sono stati chiaramente insufficienti, inadeguati o sbagliati"

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